Il serbo dopo il successo su Alcaraz valso la qualificazione alle semifinali: «Ho pensato anche di ritirarmi...»
MELBOURNE - Ha vinto contro uno dei migliori tennisti al mondo, ma non è stato tutto rose e fiori per Novak Djokovic. Opposto a Carlos Alcaraz, il serbo - che a 37 anni ha dimostrato ancora una volta che l'età è solo un numero... - ha dovuto ricorrere a un medical time-out nel corso del primo set a causa di un dolore all’inguine destro. Ha stretto i denti, ha sofferto, perdendo la prima frazione, ma alla fine ha avuto ragione, strappando per la 50esima volta in carriera il pass per una semifinale Slam diventando, a 37 anni e 249 giorni, il terzo più anziano a volare al penultimo atto agli AO dopo Ken Rosewall e il nostro Roger Federer.
«Ho pensato anche di ritirarmi - ha detto Nole a margine dell'incontro - Ma visto che ho vinto, non voglio rivelare troppo del fastidio che ho avuto. Dico solo che quello che ho preso ha iniziato a funzionare. Mi è successo qualcosa di simile nel recente passato e mi ha aiutato a capire come si gestiscono anche questo tipo di situazioni. Ho giocato un paio di ottimi game, poi Carlos ha avuto qualche attimo di esitazione in più e io ho iniziato a muovermi meglio, a prendere qualche rischio in più. Verso la fine della partita non ho praticamente sentito più dolore, poi vedremo domattina quando sarà finito l'effetto. Probabilmente dovrò prendere un'altra dose del farmaco».
Sul medical time-out del rivale Carlos Alcaraz nutre qualche dubbio: «Non dico che abbia fatto show, ma nel secondo set sembrava avere problemi e nel terzo e quarto non ho visto nulla - ha detto lo spagnolo a Marca - Non credo che si sarebbe ritirato se avesse perso il secondo set. Un tennista che pensa al ritiro non gioca il terzo e il quarto set come ha fatto. Ad ogni modo, mi sentivo come se stessi controllando la partita, ma poi l'ho lasciato rientrare nel match. È stato l'errore più grande che ho fatto oggi. Lascio comunque l'Australia a testa alta...».