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UNIHOCKEYAdela Zulji e SUM: la LNB per continuare a sorprendere

01.04.16 - 19:32
Il Capitano della squadra femminile della Sportiva Unihockey Mendrisiotto ha parlato della promozione in LNB ottenuta dalla sua squadra gettando poi uno sguardo alla prossima stagione
Adela Zulji e SUM: la LNB per continuare a sorprendere
Il Capitano della squadra femminile della Sportiva Unihockey Mendrisiotto ha parlato della promozione in LNB ottenuta dalla sua squadra gettando poi uno sguardo alla prossima stagione
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MENDRISIO - Dici Sportiva Unihockey Mendrisiotto e pensi a sudore, dedizione e tanta passione. La squadra femminile della società momò nelle ultime stagioni ha letteralmente bruciato le tappe, arrivando l'anno scorso a conquistare la promozione in LNB.  

Partite per disputare una stagione tutto sommato tranquilla, la squadra del tecnico svedese Mikael “Nisse” Tivemark si è trovata in un batter di ciglio a lottare per l’ascesa nella lega cadetta. Dove sta il segreto? Lo abbiamo chiesto ad Adela Zulji, capitano della formazione ticinese ed ex campionessa svizzera con il Coira nel 2012.

«Siamo partite con una preparazione atletica mirata nonostante il caldo infernale che ha contraddistinto l’estate scorsa. Non era evidente. Poi una volta cominciato il campionato, vittoria dopo vittoria, ci siamo detti: “perché non provare a vincere il campionato?”. E così alla fine abbiamo raccolto i frutti del duro lavoro svolto».

Gran parte del merito di questo exploit va dato al vostro allenatore, lo svedese Mikael “Nisse” Tivemark: «All’inizio l’obiettivo non era quello di salire visto che eravamo al secondo anno di Prima Lega. L’anno scorso eravamo giunte terze, mentre quest’anno ci siamo tolti lo sfizio addirittura di centrare la promozione. Nisse ha portato qui la sua grande esperienza. Era una mia vecchia conoscenza e non ha mai nascosto il desiderio un giorno di allenare in Svizzera. Fa parte anche dello staff della nazionale italiana».

In vista della prossima stagione cosa cambierà a livello di effettivi? «La società sta valutando la possibilità di ingaggiare una oppure due straniere. Devo dire che già quest’anno avevamo una buona squadra. Inoltre dall’alto sentiamo molto appoggio. Magari qualche anno fa nessuno avrebbe puntato su una compagine in rosa, la SUM invece ha avuto fiducia in questo team che a sua volta ha regalato tante soddisfazioni al sodalizio momò. Ci sentiamo sostenute, soprattutto dal nostro team manager Matteo Rota che ha sempre puntato nell' avere una squadra femminile».

A livello di allenamenti quanti ne svolgerete alla settimana? «Penso faremo tre allenamenti al posto dei due che facevamo l’anno scorso. Non è evidente, la maggior parte delle giocatrici proviene dal sopracenri e dunque l’impegno è maggiore. Inoltre giocando su campo grande necessitiamo di una tripla e non sempre è facile reperire palestre nel nostro Cantone. Cominceremo già a maggio con gli allenamenti estivi. Ad agosto infatti sarà già tempo di Coppa Svizzera».

La LNA è fantascienza o un po’ ci pensate? «Già essere tra le 18 squadre più forti a livello svizzero non è male. Chissà che entro 2-3 anni potremmo aspirare a salire. Se l’appetito vien mangiando... Tra Prima Lega e Serie B non c’è poi così tanta differenza. C’è molto più margine dalla B alla A. Le prime squadre della massime serie sono quasi inarrivabili».

Infine un appello: «In Svizzera interna l’unihockey gode di molto più spazio, in Ticino viene un po’ accantonato. Lo trovo peccato».

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