Giancarlo Jorio, già municipale di Giubiasco
Si direbbe che lo “sport” preferito da alcuni concittadini sia quello di scaricare i rifiuti dell’economia domestica in contenitori pubblici posti per raccattare i mozziconi o gli involucri dei pacchetti di sigarette. Ovviamente si risparmia il costo del sacco!
I contenitori stracolmi, non vuotati dai celeri servizi urbani di Bellinzona, stanno in centro di Giubiasco per la delizia di cornacchie e ratti.
I malandrini vengono da lontano con l’auto, in barba alle “urla degli ambientalisti del venerdì”, e scaricano quantità di rifiuti domestici, lasciano sul terreno escrementi e orinazione di cani sul confine delle proprietà altrui.
Una volta, quando i cessi con l’acqua corrente nelle abitazioni erano ancora un “lusso”, la legge ha imposto misure igienico-sanitarie obbligatorie inserendole nella legge edilizia.
Ora con il proliferare dei cani-domestici, la legge edilizia dovrebbe occuparsi anche di queste problematiche, ritenuto che il verde privato consente di cedere posto anche a queste necessità senza che gli spazi pubblici diventino orinatoio e cagatoio per cani, che peraltro che “tirano” il conduttore attaccato all’ “vitale telefonino”, e non viceversa.
È uno schifo urbano, determinato da molti indigeni incivili che escono dalla loro abitazione per fare defecare o orinare il cane a lato delle proprietà altrui.
L’autorità competente in materia, che si avvale di una polcom e di servizi urbani dorme, sazia com’è della retribuzione per le prestazioni professionali che gli sono state concesse …