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MODAEcco il 'Micro'be' Project'. Arrivano i vestiti 'fermentati in botte'

16.03.07 - 14:33
Una équipe di ricercatori dell'University of Western Australia di Perth ha creato una serie di abiti con la cellulosa generata dai batteri della fermentazione del vino
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Ecco il 'Micro'be' Project'. Arrivano i vestiti 'fermentati in botte'
Una équipe di ricercatori dell'University of Western Australia di Perth ha creato una serie di abiti con la cellulosa generata dai batteri della fermentazione del vino

SYDNEY - Progetto combinato di scienza e arte: arrivano gli abiti fatti di 'stoffa fermentata'. Alcuni ricercatori australiani, infatti, hanno realizzato una serie di vestiti nati dalla lavorazione dello strato di 'cellulosa' derivata dai batteri della fermentazione di vino e birra. Si tratta del 'Micro'be' Project', con cui gli scienziati vogliono ''provocare riflessioni sul futuro della moda - sottolinea Gary Cass dell'University of Western Australia di Perth - e sulla possibilità di usare altri tessuti e materiali al posto di cotone e seta''.

Quando l'ossigeno entra nel tino e trasforma il vino in aceto, un sottile strato gommoso di cellulosa prodotto da alcuni batteri si forma in superficie. Osservando la fermentazione, gli scienziati hanno così deciso di lasciare deliberatamente andare a male il vino per produrre questo strato di cellulosa da provare a utilizzare in un altro modo.

A questo punto, i ricercatori hanno tirato fuori dal tino i sottili strati e, per dare forma al vestito, li hanno messi su una bambola gonfiabile. Dopodiché, l'équipe di 'stilisti-scienziati' si è limitata a sgonfiare le bambole e a rimuovere la 'creazione di moda'. ''Sono i batteri che tessono tutte le fibre insieme'' dice Cass, sottolineando che anche altre bevande alcoliche potrebbero essere usate per fabbricare la 'stoffa fermentata'. Perché, conclude, ''dove c'è alcool, questi batteri faranno il loro lavoro''. L'abito deve però restare umido, perché le fibre di cellulosa, quando si seccano, diventano fragili.


 

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