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ITALIAStefano De Martino: «Mia mamma mi ha tenuto lontano dall’eroina»

07.01.21 - 16:30
Il ballerino ha parlato della difficile adolescenza a Torre Annunziata
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Stefano De Martino: «Mia mamma mi ha tenuto lontano dall’eroina»
Il ballerino ha parlato della difficile adolescenza a Torre Annunziata

NAPOLI - Prima ballerino, poi star del gossip, infine abile conduttore. La carriera di Stefano De Martino ha conosciuto una rapida evoluzione nell’ultimo decennio, trasformandolo in un personaggio molto noto nel mondo dello spettacolo e molto amato dal pubblico. Ma della sua infanzia e adolescenza a Torre Annunziata, comune vesuviano in provincia di Napoli, si sa poco. In un’intervista concessa al Corriere della Sera De Martino ha raccontato quel periodo della sua vita, spiegando come sua madre sia stata assolutamente fondamentale nel proteggerlo da un ambiente assai pericoloso.

«Sono cresciuto negli anni Novanta a Torre Annunziata, in una realtà violenta, fatta di guerre tra clan, di spaccio all’aria aperta. In quei posti si cresce velocemente», ha raccontato Stefano, aggiungendo poi come la madre l’abbia sempre protetto da frequentazioni sbagliate. «Il palazzo in cui vivevo non aveva né portone né citofono, ci si chiamava con un fischio… ma per via di quell’accesso libero spesso trovavo tra una rampa di scale e l’altra siringhe, lacci emostatici… mia madre non poteva nasconderlo: ha dovuto spiegarmi presto da cosa stare lontano e perché. Penso che mi abbia aiutato a evitare tanti guai».

De Martino ha fatto anche il fruttivendolo prima di sfondare come ballerino. E anche quello, per lui, è stato un periodo felice. «Il mio desiderio era diventare il più bravo fruttivendolo che c’era nella zona. Mi svegliavo alle 4 e mezzo ed ero felice - ha detto il ballerino-conduttore -: sarà che ho sempre visto qualcosa di poetico nei lavori che si svolgono la mattina presto o la notte. Tutto il mondo dorme e tu sei lì, nel silenzio. Il primo caffè che prendevamo alle 5, prima di alzare la saracinesca, me lo gustavo tutto: mi sembrava di far parte di una specie di élite».   

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