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CANTONEAbbiamo provato Graph Search: attenzione alla privacy

13.05.13 - 08:26
Un motore di ricerca avveniristico ma con seri problemi di privacy. E un video divertente lo trasforma in realtà
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Abbiamo provato Graph Search: attenzione alla privacy
Un motore di ricerca avveniristico ma con seri problemi di privacy. E un video divertente lo trasforma in realtà

LUGANO - Il nuovo motore di ricerca di Facebook, Graph Search, è ancora in fase Beta, ciò significa che per il momento solo alcuni utenti lo possono usare. E, per ora, solo in inglese. Lo abbiamo provato per voi e le sorprese non sono poche. Come si usa? Niente di più semplice, basta descrivere ciò che si cerca. Esempio: “Miei amici a cui piace Lost e vivono a Giubiasco” oppure “Foto dei miei amici scattate a Kuala Lumpur”. C’è da dire che funziona, anche se tutto dipende dalla completezza delle informazioni condivise. Tutte queste ricerche sono fattibili con luoghi (ristoranti, negozi, musei, vedi box), musica preferita, giochi e con il fatidico “mi piace”. È decisamente uno spasso e si potrebbero scoprire vecchi amici con nuove passioni in comune.

 

C’è però, anche il lato oscuro: la privacy. Il motore di ricerca è molto più potente di ciò a cui siamo abituati su Facebook. Chi vi scrive si è potuto fare ben più fatti altrui (di amici e sconosciuti) di quanto sia opportuno. Anche incrociando poche informazioni si può spiare in quattro e quattr’otto la vita di uno sconosciuto. Che sia il compagno di palestra o l’amica dell’amica della vecchia compagna di scuola con gli occhioni blu, Graph Search è l’arma perfetta dello stalker (il quale gode già di uno dei pochi paesi al mondo con il registro pubblico delle targhe).

 

Cosa fare dunque? L’imperativo è ottimizzare le impostazioni della privacy. Limitate agli amici le informazioni importanti. E, fondamentale, impostate l’approvazione necessaria per i tag. Infine, ce ne vuole ma è tempo ben speso, scavate nel passato: rivedete i permessi dei vecchi post imbarazzanti e controllate i vostri “mi piace”: abbiamo trovato non pochi sposi novelli cercando “Persone che vivono a Lugano e a cui piace il Bar Oceano”.

 

Avete un bar? È tempo di svegliarsi - Bar, ristoranti, alberghi e via dicendo della privacy non se ne fanno niente. Un locale con un’ottima privacy è un pessimo locale. Facebook ha un miliardo di utenti, ergo Graph Search, volente o nolente, avrà successo: è il caso di portarsi avanti con il lavoro. Come funziona? Gli utenti possono cercare i ristoranti che piacciono ai loro amici, dare un giudizio in stelle a un posto, oppure vedere le foto che sono state scattate lì. È quasi un imperativo: create una pagina Facebook per la vostra osteria o per il vostro negozio. Poi non lasciatela morire, tenetela in vita pubblicando i menù, eventi e foto. Ai vostri clienti chiedete di condividerla: sarete gratuitamente al passo coi tempi.

 

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