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GAMES30 anni di "haduken" presi in faccia, tanti auguri Street Fighter!

13.06.18 - 06:00
Capcom celebra il suo fuoriclasse uno-contro-uno con una collection fatta davvero con il cuore ma che qualche acciacco ce l'ha
Capcom
Street Fighter 2
Street Fighter 2
30 anni di "haduken" presi in faccia, tanti auguri Street Fighter!
Capcom celebra il suo fuoriclasse uno-contro-uno con una collection fatta davvero con il cuore ma che qualche acciacco ce l'ha

TOKYO - Lo sappiamo noi e lo sapete voi, quando c'è da celebrare il suo asso - ovvero il papà di tutti i picchiaduro "Street Fighter" - con una (ennesima) riedizione, Capcom non si tira affatto in dietro. E già la serie di Ryu, Chun-li e compagnia è una di quelle prolifiche con diverse iterazioni rivedute e (più o meno) corrette per ogni singolo episodio.

Buon compleanno, campione - Ma l'occasione, questa volta, è di quelle importanti: celebrare degnamente i 30 anni di una delle saghe più importanti della storia dei videogiochi. Ed eccoci qui fra le mani questa "Street Fighter 30th anniversary collection" che altro non è che una compilation quasi omnicomprensiva (e assolutamente 2D) di tutti gli "Street Fighter 2", gli "Street Fighter Alpha" e gli "Street Fighter III". Preziosa aggiunta pure l'antichissimo (e poco conosciuto) "Street Fighter" originale, datato 1988. 

Una sporca dozzina - Parliamo quindi di qualcosa come 12 titoli, in versione rigorosamente da sala giochi, accessibili tutti attraverso una pratica e velocissima interfaccia. Se si gioca da soli tutto normale: il game parte come se fosse il cabinato. Se invece si gioca in due, qui salta fuori la cosa interessante, si passa dal menu di scelta del titolo direttamente alla scelta di livello e personaggi, senza attese e senza soluzione di continuità. Per fare avanti e in dietro basta un pulsante. Rapido, veloce, efficace.

Pixel come se piovessero - Dal punto di vista estetico aspettatevi un'invasione di... pixeloni. Già perché i titoli sono riproposti in maniera fedele (e quindi retrò) e in un 4:3 (con barre laterali) che potrà anche essere aggiustato a schermo intero (con un po' di "sformamento"). Presente, inoltre, la possibilità di aggiungere filtri ulteriori all'immagine che emulino le "righine" del tubo catodico (nostalgia!) o la limpidità evanescente dello schermo da sala. 

Vintage, ma sempre divertente - Ok, ma da giocare com'è? Dobbiamo proprio dirvelo? È un "picchiaduro Doc", perfetto oggi come allora, ma assolutamente d'antan e - soprattutto nelle sue versioni "Alpha" e "III" - estremamente tecnico. I comandi rispondono sempre bene (su Switch è d'obbligo il Pro Controller) e sono completamente customizzabili. Ah, sono le versioni arcade, quindi dimenticatevi le leccornie speciali per le versioni console (come gli incontri a squadre o altro).

L'online, per ora, è una croce - Per quanto riguarda l'online, invece, non siamo rimasti particolarmente soddisfatti. Già perché spesso e volentieri gli incontri via web soffrivano di singhiozzi notevoli e, a volte, di ritardi e congelamenti pure di alcuni secondi (!). Questo, unito al fatto che è possibile sfidare il mondo solamente a quattro titoli fra quelli presenti, rende una modalità fondamentale praticamente un mezzo fallimento. Speriamo in un correttivo da parte di Capcom, almeno per il problema della latenza.

Un museo tutto da pestare - Ma non solo di mazzate vive l'uomo, dice il saggio. E così i curatori della raccolta, i ragazzi di Digital Eclipse, hanno incluso nella Collection anche un interessantissimo museo a tema. Fra curiosità e immagini è possibile percorrere il trentennio strifaiteriano dalle origini fino ai giorni nostri. Un viaggio davvero spassoso e ricco di retroscena interessanti (tipo il fatto che Chun-li fino all'ultimissimo era chiamata semplicemente "Ragazza cinese" e il wrestler russo Zangief... Vodka Gobalsky!) che se non vale da solo il prezzo del biglietto poco ci manca.

Per i fan, ma pure per i nostalgici - In definitiva, ve lo dovete comprare? Non c'è dubbio che "Street Fighter 30th anniversary collection", soprattutto oggi, sia un prodotto un po' di nicchia. Ma, al di là dei suoi difetti e proprio perché si vede che è stato fatto con il cuore, ci sentiamo di consigliarlo non solo agli appassionati del genere e ai fan della serie ma anche a quelli che magari ci hanno giocato da giovanotti e che un "giro" se lo farebbero ancora volentieri. A questi diciamo, senza troppi patemi, non resterete delusi.

VOTO: 9 per l'offline, 7 per l'online (almeno finché ci saranno tutti questi problemi)

I nostri preferiti

"Street Fighter 2 Turbo": Più bilanciato della versione liscia, più veloce e frenetico di quella "Super". La  "Turbo", datata 1992, è sempre un gran bel giocare. Famigliare a moltissimi, perché è quella che è arrivata nei salotti sulle console a 16 bit, garantisce grandi soddisfazioni sia agli smanettatori sia alle cinture nere. Classico.

"Street Fighter Alpha 2": Se secondo diversi il terzo episodio della serie "Alpha" (quella prequel e in stile manga) è il migliore, noi non abbiamo dubbi: preferiamo "Alpha 2". Vuoi perché è più bilanciato e agile, vuoi per i fondali pazzeschi (ne ha un paio veramente splendidi) ma anche perché era quello che giocavamo sulla prima "Play". Stiloso.

"Street Fighter III: Third Strike": Ritenuto (forse anche a ragione) il migliore "Street Fighter" di sempre, "Third Strike" non è mai stato il preferito dei fan. Il motivo? È estremamente tecnico, ha un cast che oscilla fra il bizzarro e l'eccentrico, e i volti noti sono pochissimi (solo 3). Malgrado ciò è innegabile che ancora oggi resta un titolo di valore estremo e con delle animazioni davvero pazzesche. Regale.

"Street Fighter 30th Anniversary Collection" è disponibile per Playstation 4 (versione provata), Nintendo Switch (versione provata), Xbox One e Pc Windows.

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