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CANTONEQuanti scatoloni servono a cambiare casa? «Adesso te lo dico io»

12.05.17 - 06:11
L'idea della start-up HyperBox: non solo vendere imballaggi (d'autore), ma suggerire quanti e di che tipo grazie a un algoritmo online. «Così un'esperienza traumatica diventa divertente»
tio.ch/20Minuti
Quanti scatoloni servono a cambiare casa? «Adesso te lo dico io»
L'idea della start-up HyperBox: non solo vendere imballaggi (d'autore), ma suggerire quanti e di che tipo grazie a un algoritmo online. «Così un'esperienza traumatica diventa divertente»

BIOGGIO - Per lui, da anni ormai, le scatole sono lavoro. Ma guai a guardarle in maniera scontata; come oggetto grigio, anonimo, che non possa aver bellezza, solo mera funzione. «Non lo si direbbe forse, ma il mio è un settore in cui è importante essere dinamici, propositivi», assicura Giuseppe Casalotto: ceo della Finser Packaging di Bioggio, azienda di famiglia con la quale, da quattordici anni, rifornisce la Svizzera degli imballaggi con cui viene poi distribuita, soprattutto, la frutta e la verdura. 

Un milione di traslochi l'anno - Ecco dunque perché nasce HyperBox: che fa capolino come qualcosa di diverso, anche se pur sempre di scatole si tratta. Tema: il trasloco, che «ogni anno in Svizzera interessa un milione di persone e circa 200mila aziende». Tempo di cambiare casa, sede: e di cercare, con fatica, le confezioni necessarie a impacchettare tutti i propri beni. «Una volta c'erano almeno gli scatoloni di banane della Migros. Oggi?», domanda provocatorio Casalotto, che ha pensato di sfruttare le potenzialità di internet per andare incontro al disorientamento della gente.

Quando l'arte incontra il cartone - «Ma offrire delle scatole era fin troppo semplice», racconta. «Volevo metterci del valore aggiunto. E ho pensato: in fondo una scatola è una vetrina a sei facce, perché non lasciare che l'arte l'avvolga?». Quarantadue anni, una figlia in arrivo a cui dedica la collezione, ha così lavorato a quei nove formati che giocano con le taglie dei vestiti - S, M, L, XL, XXL oppure kit dedicati alle scarpe, gli oggetti fragili e gli abiti da sera - e che da oggi si possono acquistare su internet.

E adesso quanti ne ordino? - E qui arriva la seconda novità. Perché anche decorare con motivi geometrici il cartone non è poi impresa così ardua; c'è bisogno "solo" di un'artista che presti il suo talento, Patrizia Pfenninger nel presente caso, e il gioco è fatto. Ma il cliente, poi? Oltre a godere di una parvenza accattivante, come può beneficiare nel concreto dell'innovazione? Cosa ordinare, davanti allo schermo di un computer; come essere precisi?

Un algoritmo ti risparmia la fatica - «Con un algoritmo». Compilando un questionario su numero di piatti, cappotti, computer, borse, letti, componenti del nucleo familiare, calcola con buona approssimazione numero e tipo di scatoloni necessari, nonché suggerisce che cosa esattamente mettere in ciascuno. «Margine d'errore? Nessuno, se si risponde bene alle domande», è certo Giuseppe. Che non ha aspettative, o non le dice. «Mi lascerò stupire», risponde, se gli chiedi quanto aspira a vendere.

Un fenomeno sociale - Per ora, in stock ci sono «fra mille e duemila pezzi per ogni formato»; consegna fra i 3 e i 14 giorni in tutta la nazione, fino al portone o pure dentro casa, se serve. Perché «il trasloco è un fenomeno sociale, più che logistico. È un evento traumatico, in un certo senso. Si lascia un luogo pieno di storia e di sentimenti, si fa un salto nel buio verso il nuovo. E, presi dall'incombenza, non si ha neanche il tempo di rifletterci su, di viverlo».

E quando il lavoro è finito... - L'aiuto, d'ora in poi, verrà dal «calcolatore intelligente» di cui si avvale HyperBox.shop. Prezzi «da 3 a 15 franchi a scatola, in totale si può spendere in media fra i 100 e i 250 franchi». Ma la gente è disposta a metterceli? «Perché no». Alla fine, dice, non saranno soldi proprio buttati. «Una volta completato il trasloco, possono diventare elementi d'arredo». 

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