Il fondatore del movimento ed eurodeputato ha annunciato le sue dimissioni
BERLINO - Da domani, venerdì 10 luglio, Bernd Lucke non sarà più membro del partito Alternative für Deutschland.
Il professore nato a Berlino Ovest nell'agosto del 1962, esponente di spicco dei critici tedeschi dell'euro e leader carismatico di un partito, l'AfD, che è riuscito in pochi mesi a conseguire buoni risultati elettorali a livello regionale e alle ultime elezioni europee, ha annunciato lo strappo.
La rottura si è consumata dopo una guerra intestina che ha spaccato in due il partito. Da una parte Lucke, che rappresenta l'anima liberal-conservatrice, dall'altro Frauke Petry, co-presidente del partito ed esponente dell'area populista e più vicina alle posizioni di Pegida.
A prevalere è stato il fronte capitanato da Petry e a Lucke non è rimasto altro che lasciare il suo partito. L'AfD conta circa 23.000 iscritti, di cui 4.000 avrebbero già abbandonato il partito. Ora si teme che l'AfD possa addirittura scomparire o sfaldarsi e Lucke potrebbe fondarne uno nuovo.