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AFGHANISTANKamikaze in un centro elettorale a Kabul: almeno 34 morti

22.04.18 - 09:58
L'attentato è avvenuto nella scuola Asif Mael tra le persone in fila per registrarsi in vista delle elezioni del 20 ottobre
Keystone
Kamikaze in un centro elettorale a Kabul: almeno 34 morti
L'attentato è avvenuto nella scuola Asif Mael tra le persone in fila per registrarsi in vista delle elezioni del 20 ottobre

KABUL - Il cammino verso le attese elezioni legislative del prossimo 20 ottobre in Afghanistan, iniziato appena una settimana fa, si è già macchiato di sangue per mano dell'Isis.

Questa mattina, a distanza di poche ore, seguaci del sedicente Stato islamico hanno attaccato con modalità simili due centri elettorali - a Kabul e a Pul-e-Khumri City, capoluogo della provincia settentrionale di Baghlan - facendo letteralmente esplodere la gente in fila per iscriversi nei registri elettorali e ritirare la carta d'identità nazionale. Altissimo il bilancio delle perdite: sono morte 57 persone e altre 119 sono rimaste ferite.

Centinaia di persone attendevano il loro turno davanti alla Asif Mael School di Kabul quando un kamikaze, dopo essere sfuggito ai controlli di sicurezza, si è avvicinato ad esse e ad attivato la potente carica esplosiva che portava indosso.

La deflagrazione, che ha causato gravi danni in un raggio di un chilometro e mezzo, ha provocato una strage di civili, in cui hanno perso la vita anche cinque bambini e 21 donne.

Il portavoce del ministero della Sanità, Wahid Majrooh, confermando il bilancio di vittime, ha avvertito che esso avrebbe potuto aggravarsi a causa delle gravi condizioni di molti feriti. Le ambulanze, che hanno fatto la spola fra il luogo dell'attentato e gli ospedali cittadini, hanno trasferito quasi 50 persone nel centro di Emergency. In un tweet i responsabili hanno segnalato che cinque persone erano già morte all'arrivo, mentre almeno 20 avevano bisogno di seri interventi chirurgici.

Stesso copione in un centro elettorale di Pul-e-Khumri City dove in un'analoga esplosione sono morte almeno 6 persone ed altrettante sono state ferite.

I talebani dell'Emirato islamico dell'Afghanistan, che pure giorni fa hanno rivolto un appello al boicottaggio delle elezioni 'farsa' afghane, si sono immediatamente chiamati fuori respingendo in un comunicato ogni responsabilità nell'attentato.

Subito dopo, attraverso la loro agenzia di stampa Amaq, i seguaci del 'Califfo' Abu Bakr al-Baghdadi hanno invece rivendicato l'operazione. Ignorando la chiara valenza elettorale del loro atto di terrorismo, hanno sostenuto solo di avere colpito "un gruppo di sciiti apostati".

In effetti il quartiere di Dasht-e-Barchi, dove è avvenuto l'attentato, è abitato da popolazione prevalentemente musulmana sciita, obiettivo privilegiato dell'Isis fondamentalista sunnita.

Unanime la condanna da parte delle autorità afghane, dei vertici di Onu, Nato e Usa per un gesto che, insieme ad altri realizzati giorni fa contro centri elettorali in altre province, mostra quanto sia arduo il cammino verso le elezioni legislative previste per il 20 ottobre, e già rinviate due volte.

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