COLOMBIATraffico di migranti, smantellata una rete criminale

MEDELLIN - Le autorità colombiane hanno smantellato una rete criminale del Paese dedita al traffico di migranti dall'Asia e dall'Africa verso gli Stati Uniti e che obbligava le sue vittime a trasportare droga. Lo riporta Infobae.

I 19 criminali sono stati catturati nelle città di Cúcuta, Medellín, Turbo e Capurganá. Cinque di loro sono stati arrestati proprio mentre stavano cercando di mandare quattro asiatici e un africano in America centrale. La banda conosciuta con il nome di "Los Empoderados" offriva possibilità di viaggio a migranti dall'Asia, dall'Africa e dall'America Centrale per raggiungere gli Stati Uniti e il Canada, attraversando il confine con Panama.

«Secondo le indagini, negli ultimi due anni questa organizzazione ha spostato tra i 2 mila e 2'500 migranti da Paesi come India, Cuba e Bangladesh tra gli altri. Poteva contare su contatti internazionali situati in Brasile, Guyana, Bolivia, Venezuela, Panama, Costa Rica, El Salvador e Messico», ha spiegato la polizia in una nota.

Nell'operazione, 46 stranieri trovati in terribili condizioni di malnutrizione e salute sono stati affidati all'Ufficio immigrazione colombiano. Sono 29 nepalesi, nove indiani, cinque camerunesi e tre yemeniti.

Molti dei migranti coinvolti nel traffico pagano il loro debito trasportando cocaina attraverso Panama verso la loro destinazione. Altri pagano tra i 45 mila e i 50 mila dollari per raggiungere gli Stati Uniti. Parte di quel denaro verrebbe usato per rafforzare le organizzazioni criminali.

Le indagini condotte dalle autorità hanno stabilito che la rete, oltre al traffico di migranti, ha commesso un'altra serie di gravi reati, come traffico di droga, sparizioni, torture, stupri e omicidi. Nell'operazione sono state catturate cinque persone in flagranza di reato e altre 14 con mandati di arresto. Tra gli arrestati c'è il capo della rete, Jhon David Mena, 28 anni, un noto uomo d'affari di Medellin.