Lo spettro ovviamente è quello di una imminente operazione di terra, mentre le voci di una possibile tregua mediata dall'Egitto che si rincorrono da ieri non trovano al momento riscontri sul terreno, sebbene anche stamani un alto responsabile palestinese a Gaza ha evocato un possibile cessate il fuoco "tra oggi e domani" e un emissario israeliano è arrivato al Cairo a bordo di un aereo privato per una serie di colloqui con le autorità egiziane.
Ma per ora la battaglia sul campo indica una realtà diversa. Nella notte diversi raid dei caccia israeliani hanno colpito la torre dei giornalisti a Gaza, che ospita tra l'altro il canale tv Al-Quds vicino ad Hamas, ferendo sei giornalisti. Un cameraman palestinese avrebbe perso una gamba.
"Abbiamo colpito i tetti con le antenne utilizzate da Hamas per le sue attività operative", ha spiegato una portavoce militare. Il fatto è stato condannato dall'Associazione della stampa estera in Israele (Fpa).
In mattinata invece Tsahal si è impadronito della frequenza 106.7 utilizzata da radio al-Aqsa di Hamas e ha mandato alla popolazione palestinese perentori messaggi: "State alla larga dai miliziani di Hamas, che giocano con le vostre vite". Tre missili intanto sono stati lanciati anche oggi verso Tel Aviv (due intercettati dall'Iron Dome e uno caduto in mare), mentre un condominio è stato sventrato ad Asqhelon (nel sud di Israele) e decine di razzi sono piovuti su Eskol e su Shaar Ha Negev (si registra un ferito grave).
Sul fronte di Gaza invece, con la tragica morte di tre bambini palestinesi (un anno, 18 mesi e 3 anni) sale a 54 il numero totale delle vittime, secondo il quotidiano Al-Quds. Altri due fratellini di 4 e 5 anni sono in gravi condizioni: i feriti del conflitto finora sarebbero oltre 500. Dal Cairo infine è stato annunciato che un'operazione degli F 16 israeliani è in corso per colpire i tunnel a Rafah tra l'Egitto e la Striscia di Gaza.