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MYANMAR«Il massacro di 53 indù fu opera di miliziani rohingya»

23.05.18 - 12:32
Lo sostiene un rapporto di Amnesty International pubblicato oggi
Keystone
«Il massacro di 53 indù fu opera di miliziani rohingya»
Lo sostiene un rapporto di Amnesty International pubblicato oggi

SITTWE - Un massacro di decine di indù birmani nello stato di Rakhine lo scorso agosto è stato compiuto dal gruppo armato Arsa, la stessa rete di miliziani rohingya che il 25 agosto ha attaccato una trentina di postazioni della polizia birmana, scatenando la controffensiva delle forze armate che da allora ha portato all'esodo di circa 700mila rohingya.

Lo sostiene un rapporto di Amnesty International pubblicato oggi, a conclusione di una «attenta analisi delle prove» anche fotografiche e di racconti di testimoni.

L'uccisione di 53 induisti - tra cui anche donne e bambini - nel villaggio di Ah Nauk Kha Maung Sei, anch'essa del 25 agosto, è avvenuta dopo che militanti dell'Arsa hanno attaccato il villaggio con spade e altre armi, probabilmente sospettando che tra i residenti ci fossero dei collaboratori della maggioranza buddista, che è fortemente ostile ai rohingya. I militanti avrebbero anche minacciato i sopravvissuti, intimando loro di raccontare che il massacro era stato compiuto da milizie buddiste.

Il dito era stato puntato contro l'Arsa già dal governo birmano nelle settimane successive. Ma in quel momento, mentre centinaia di migliaia di civili rohingya scappavano in Bangladesh per sfuggire alla controffensiva dei militari, tali accuse erano state interpretate da molti come un tentativo delle autorità birmane di sviare l'attenzione dalle loro responsabilità.
 
 

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