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Le elezioni anticipate rischiano di scatenare nuove tensioni fra la Germania e la Turchia
BERLINO / ANKARA - La campagna per le elezioni anticipate del 24 giugno in Turchia rischia di scatenare tensioni internazionali ancor prima di cominciare. Dopo le preoccupazioni espresse dagli Usa per il voto sotto lo stato d'emergenza, in Europa è corsa a vietare i comizi di politici turchi.
Dopo Austria e Olanda, anche la Germania ha fatto sapere che non intende ammettere raduni elettorali sul proprio territorio. Lo stop è stato annunciato dal ministro degli Esteri Heiko Maas.
Lo scorso anno, i comizi negati a ministri di Ankara in vista del referendum presidenzialista - poi vinto di misura tra molte contestazioni dal fronte del 'sì' - provocarono forti scontri diplomatici, i cui strascichi durano tuttora. Ieri, il presidente Recep Tayyip Erdogan ha annunciato un suo prossimo appuntamento elettorale all'estero "in uno spazio chiuso" che potrà ospitare circa 10mila persone, senza specificare in quale Paese.
