I famigliari dei miliziani defunti affollano i carceri iracheni e molti sono di nazionalità straniera
BAGHDAD - Sono più di 1'500 le mogli e i figli dei jihadisti del sedicente Stato Islamico (Isis) in carcere in Iraq. Lo scrive il quotidiano al-Mashriq citando il ministro del Lavoro e degli Affari sociali Mohammed al-Sudani.
«Abbiamo in custodia 500 vedove di miliziani dell'Isis, tutte straniere, insieme ai loro figli, per un numero complessivo di oltre 1'500» persone, ha dichiarato al-Sudani.
Il ministero del Lavoro e degli Affari sociali ha preso contatti con i Paesi d'origine di queste donne per valutare il futuro dei bambini, ha spiegato al-Sudani. Saad al-Hadithi, portavoce del primo ministro iracheno Haider al-Abadi, ha confermato ad al-Mashriq che «tutti gli stranieri che hanno commesso reati e violazioni contro il popolo dell'Iraq, facendo parte dell'Isis o sostenendolo, saranno processati in base a quanto prevede la legge irachena».