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LIBANOGli USA: «Rispettare la sovranità del paese»

11.11.17 - 18:20
Dita puntate sul governo di Riad: «Puntano a creare caos nella regione»
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Gli USA: «Rispettare la sovranità del paese»
Dita puntate sul governo di Riad: «Puntano a creare caos nella regione»

BEIRUT - Si compatta attorno all'idea di "stabilità" del Libano il fronte libanese e internazionale contro quella che da più parti è descritta come un'ingerenza saudita nella "sovranità" del paese dei Cedri, da una settimana sospeso nel limbo istituzionale, in attesa di sapere cosa ne sarà del premier Saad Hariri, dimissionario e "bloccato" a Riad.

Sia gli Stati Uniti che la Francia hanno espresso il loro «sostegno alla sovranità, all'unità e alla stabilità» del Libano. E il presidente della Repubblica libanese Michel Aoun ha chiesto esplicitamente a Riad di «chiarire» le circostanze che costringono Hariri a rimanere nel regno del Golfo.

Dal Libano, il presidente Aoun ha lamentato il fatto che «le condizioni poco chiare in cui si trova Hariri fanno sì che qualsiasi cosa Hariri dica o faccia non corrisponda alla verità».

Il capo di Stato ha chiesto all'Arabia Saudita, «con cui il Libano condivide legami fraterni e amichevoli», di «chiarire le ragioni per cui Hariri non può tornare in patria». Dal canto suo, il comandante dell'esercito libanese Joseph Aoun (non direttamente parente del presidente Michel Aoun) ha assicurato che le forze armate assicurano la tenuta della «pace civile» e che l'esercito «colpirà col pugno duro chiunque tenti di sfruttare a proprio favore la situazione politica attuale».

Un riferimento ai rischi di una deflagrazione della violenza su scala locale e nazionale. E nel suo comunicato a sostegno della «sovranità del Libano», la Casa Bianca ha sostenuto che «in questo momento delicato gli Usa respingono anche gli sforzi delle milizie del Libano o di qualsiasi altra forza straniera di minacciare la stabilità del Paese, minare le istituzioni governative, o utilizzare il Libano come una base da cui minacciare gli altri nella regione».

Il nemico principale degli Usa nell'area rimangono l'Iran e i suoi alleati libanesi, gli Hezbollah. Ma da Teheran, il ministero degli Esteri ha ribadito oggi che con le pressioni su Hariri, «l'Arabia Saudita mira ad aizzare una sollevazione in Libano, come ha già fatto nel Golfo e in Yemen».

Le accuse però sono reciproche: il Bahrain, che è stretto alleato di Riad, ha accusato l'Iran di essere dietro al sabotaggio di un oleodotto nel paese. I media di Manama hanno definito «terroristi in contatto diretto con l'Iran» gli autori del danneggiamento del condotto vicino alla capitale.

 

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