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TEHERAN - «La causa principale del traffico di esseri umani nel mondo risiede nelle politiche interventiste e aggressive, nonché in occupazioni, tensioni, terrorismo e genocidio, in gran parte messe in atto dagli Stati Uniti e da alcuni suoi alleati».
Lo ha detto il portavoce del ministero degli Esteri iraniano, Bahram Qasemi, respingendo le accuse contenute nel rapporto annuale pubblicato dal Dipartimento di Stato americano il 27 giugno scorso nel quale si descrive l'Iran come fonte, luogo di transito e destinazione di uomini, donne e bambini sottoposti a tratta di esseri umani, insieme a Cina, Russia e Siria.
«Si tratta di accuse senza fondamento», ha rimarcato Qasemi aggiungendo che gli Stati Uniti «non hanno la competenza e la legittimità necessarie per elaborare tali relazioni contro altri Paesi».
