BERNA - La Conferenza dei vescovi svizzeri (CSV) è profondamente rattristata per la morte del Papa. In un comunicato, la CVS si dice "riconoscente per il servizi che Giovanni Paolo secondo ha reso alla Chiesa e all'umanità per oltre 25 anni: il suo apostolato è stato una benedizione di Dio visibile per il mondo intero".
I vescovi svizzeri affermano inoltre che "l'intervento del Pontefice sulla scena politica mondiale ha contribuito alla caduta definitiva della cortina di ferro e alla riconciliazione delle potenze un tempo nemiche". "Il suo impegno imperturbabile, le sue esortazioni e il suo esempio personale per la realizzazione della pace tra i popoli e le religioni hanno dato a questo pontificato un importanza senza precedenti nella storia".
Giovanni Paolo secondo, afferma ancora il comunicato della CVS, "è stato accompagnatore e avvocato dei poveri. La sua fiducia nella gioventù non ha lasciato insensibile nessuno". Si è inoltre "instancabilmente impegnato per la famiglia".
Il Papa ha sempre considerato che la Chiesa ha il dovere di confrontarsi con le esigenze quotidiane del mondo economico, politico, culturale e sociale.
Il Papa "ha avuto il coraggio di riconoscere gli errori commessi da responsabili della Chiesa nel passato fino al punto di chiedere perdono". "Il movimento ecumenico e la libertà religiosa sono stati fra le maggiori preoccupazioni del suo pontificato. Il suo impegno per difendere la dignità della vita umana è stato esemplare".