Alta tensione nel Governo italiano. Salvini: «Inutile andare avanti a colpi di no e litigi». Di Maio: «La Lega ha preso in giro il Paese». Conte: «Salvini dovrà spiegare le sue scelte agli italiani»
ROMA - «Andiamo subito in Parlamento per prendere atto che non c'è più una maggioranza, come evidente dal voto sulla Tav, e restituiamo velocemente la parola agli elettori». Lo scrive in una nota il vicepremier italiano Matteo Salvini.
«Inutile andare avanti a colpi di NO e di litigi, come nelle ultime settimane, gli Italiani hanno bisogno di certezze e di un governo che faccia, non di Signor No. Non vogliamo poltrone o ministri in più, non vogliamo rimpasti o governi tecnici: dopo questo governo (che ha fatto tante cose buone) ci sono solo le elezioni», continua Salvini.
«Le vacanze non possono essere una scusa per perdere tempo e i parlamentari (a meno che non vogliano a tutti i costi salvare la poltrona) possono tornare a lavorare la settimana prossima, come fanno milioni di Italiani», ha affermato ancora.
Di Maio: «La Lega ha preso in giro il Paese» - Noi siamo pronti a voto, la Lega ha preso in giro Paese. Ad affermarlo è il vice premier italiano Luigi Di Maio (Movimento 5 Stelle). Della poltrona non ci interessa nulla e mai ci è interessato, ha aggiunto.
«C'è una riforma a settembre, fondamentale, che riguarda il taglio definitivo di 345 parlamentari. È una riforma epocale, tagliamo 345 poltrone e mandiamo a casa 345 vecchi politicanti. Se riapriamo le Camere per la parlamentarizzazione, a questo punto cogliamo l'opportunità di anticipare anche il voto di questa riforma, votiamola subito e poi ridiamo la parola agli italiani. Il mio è un appello a tutte le forze politiche in Parlamento: votiamo il taglio di 345 poltrone e poi voto», ha detto ancora Di Maio.
«Una cosa è certa: quando prendi in giro il Paese e i cittadini prima o poi ti torna contro. Prima o poi ne paghi le conseguenze», ha concluso il vice premier.
Conte: «Salvini dovrà spiegare le sue scelte agli italiani» - Il premier italiano si recherà la prossima settimana davanti a Camera e Senato per formalizzare la fine della sua maggioranza di governo. Lo ha dichiarato lui stesso, davanti ai giornalisti a Palazzo Chigi.
«Spetterà a Salvini, nella sua veste di senatore, spiegare al Paese e giustificare agli elettori che hanno creduto nella prospettiva del cambiamento le ragioni che lo portano a interrompono bruscamente l'azione di governo», ha aggiunto.
Elezioni a fine ottobre? - Subito in Parlamento, sostiene quindi il vicepremier italiano Matteo Salvini. Una mossa che porta alla parlamentarizzazione della crisi che, ora, vede avvicinarsi le elezioni anticipate. Tre le date possibili: il 13, il 20 o il 27 ottobre.
Se la crisi si consumasse infatti a metà agosto, le urne, considerando i tempi necessari per gli italiani all'estero, dovrebbero aprirsi a circa due mesi di distanza.
Ora la palla è nelle mani del premier Giuseppe Conte, che qualora proseguisse sulla strada indicata dal leader della Lega (e non scegliesse di dimettersi prima di passare per il Parlamento), si potrebbe presentare alla Camera già la prossima settimana per contare i numeri. Il primo segnale di questo percorso dovrebbe arrivare con la convocazione di una conferenza dei capigruppo, che non è escluso si tenga già domani ma che potrebbe anche essere rinviata di qualche giorno. E che avrà comunque il compito di convocare l'Assemblea.
Il dibattito e il voto sul governo Conte potrebbero dunque tenersi già prima di Ferragosto a Montecitorio: incassata a quel punto quella che appare come una certa sfiducia, il premier potrebbe salire al Quirinale e rimettere il mandato.