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VARSAVIA - Jaroslav Kaczynski, il leader del partito di governo in Polonia, ha dichiarato che il dibattito politico nel paese non gli piace e che il governo farà «tentativi per introdurre un po' di ordine nell'attività dell'opposizione».
Kaczynski, ex-primo ministro nel 2006/2007 e vero leader del paese di cui e' premier Beata Szydlo, non ha precisato quali misure abbia in mente ma ha previsto che saranno criticate come un tentativo di limitare libertà e democrazia.
Sempre oggi, nel 35% anniversario della Legge marziale imposta dal regime comunista nel 1981 per schiacciare il movimento di Solidarnosc, migliaia di manifestanti hanno sfilato in corteo a Varsavia al motto «Stop alla devastazione della Polonia».
L'accusa di distruggere la democrazia mossa al governo e' stata sottolineata dal percorso del corteo conclusosi davanti alla sede della formazione populista di Kaczynski (il "Diritto e giustizia" o "PIS") partendo dall'allora quartier generale del partito comunista.
Il PIS, alla guida della Polonia dall'anno scorso, ha consolidato il proprio potere tra l'altro indebolendo magistratura e assumendo un controllo dei media statali con iniziative criticate da Unione Europea e Stati Uniti.
