Il 45esimo presidente degli Stati Uniti ha ringraziato tutti quelli che lo hanno aiutato e votato
WASHINGTON - «Sarò il presidente di tutti gli americani»: così il nuovo presidente degli Usa Donald Trump nel discorso con cui ha ringraziato tutti quelli che lo hanno aiutato e votato per diventare il 45esimo presidente degli Stati Uniti.
«Ho appena ricevuto le congratulazioni di Hillary Clinton e io mi congratulo con lei per la sua campagna. Ha lavorato duramente per molto tempo, dobbiamo esserle grati. Lo dico con estrema sincerità. Ora è arrivato il momento di curare le ferite della divisione. I gruppi devono unirsi in un popolo solo. Inizieremo subito a lavorare per il popolo americano. Un lavoro che vi renderà fieri del vostro presidente. È un onore. È stato un periodo ed è stata una serata speciale. Non vi deluderò».
Trump è sul palco con la famiglia al completo, visibilmente emozionato. Con lui Melania, la nuova first lady vestita di bianco, e tutti i figli. Come colonna sonora la musica di Air Force One.
E non solo all’America è rivolto il discorso di Trump all'Hotel Hilton di Manhattan: «Cercheremo alleanze, non conflitti, nel mondo. Gli Stati Uniti andranno d'accordo con tutti coloro che vorranno andare d'accordo con noi». Qualche parola anche da Mike Pence, il candidato alla vice presidenza: «È una notte storica. Gli americani hanno parlato, e hanno eletto il loro campione».
Obama ha chiamato - Il presidente degli Usa Barack Obama ha chiamato Donald Trump. Lo ha reso noto alla Abc la responsabile della campagna del prossimo inquilino della Casa Bianca, Kellyanne Conway, aggiungendo che i due «si incontreranno presto».
Le 45e président des Etats-Unis a actualisé sa bio Twitter #Election2016 pic.twitter.com/yAaPkXlW5f
— Agence France-Presse (@afpfr) 9 novembre 2016
Diversi commentatori hanno notato che il discorso di Trump, invocante l'unità nazionale, aveva dei toni decisamente più pacati e da "leader" rispetto a quelli pronunciati nella lunghissima campagna elettorale.
Donald Trump's first speech after being elected President of the United States was totally out of character pic.twitter.com/OcnzMUzfdc
— Mashable (@mashable) 9 novembre 2016
I possibili collaboratori - Newt Gingrich, storico leader del Partito Repubblicano, sarebbe in pole position per la carica di Segretario di Stato nella nuova amministrazione Trump, mentre Rudolph Giuliani, ex sindaco di New York, diventerebbe 'attorney general', ministro della Giustizia. Lo riferisce la Msnbc.
Les grandes dates de la vie de Donald Trump, élu 45e président des États-Unis. #AFP #Election2016 par @AFPgraphics pic.twitter.com/UdSV5IJ2Ji
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289 grandi elettori - Trump ha conquistato la Casa Bianca assicurandosi almeno 276 grandi elettori, lasciando Hillary Clinton a quota 218, una distanza oramai impossibile da colmare, indica l'agenzia di stampa statunitense Ap. Il calcolo è stato poi aggiornato: 289 per Trump, 218 per Clinton.
Anche se il loro risultato non avrà alcun effetto sulla vittoria di Donald Trump, tre stati Usa non hanno ancora un vincitore: si tratta di Minnesota (vale dieci grandi elettori, dove c'è il 99% delle schede scrutinate), Michigan (16 grandi elettori, 95%) e New Hampshire (4 grandi elettori, 94%).
Ma per quanto riguarda i voti della popolazione...
We think Clinton is an overwhelming favorite to win the popular vote pic.twitter.com/SQdzq6FQxn
— Nate Cohn (@Nate_Cohn) 9 novembre 2016
La Camera resta repubblicana - Negli Stati Uniti si è votato anche per il rinnovo dell'intera Camera dei rappresentanti. Secondo le proiezioni della Nbc e della Abc, i repubblicani avrebbero conquistato 235 seggi contro i 230 dei democratici. Il Partito repubblicano ha mantenuto anche il controllo del Senato, stando a quanto riferisce l'agenzia di stampa statunitense Ap.
Composition de la Chambre des représentants et du Sénat aux États-Unis (résultats partiels) #AFP #Election2016 par @AFPgraphics pic.twitter.com/jODDsp9PyU
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A processo prima del giuramento? - Prima di giurare da presidente, il 20 gennaio prossimo, Donald Trump corre il rischio di finire in tribunale per deporre nel processo per le presunte truffe della sua università omonima. La prima udienza è fissata a dicembre, riferisce stamani l'agenzia di stampa italiana Ansa.
Proteste in varie città - Dimostrazioni di protesta contro Donald Trump stanno avendo luogo in diverse città degli Usa: da Oakland (California) a Los Angeles, a Portland (Oregon) e New York. Lo scrive il Guardian. All'Università della California a Los Angeles «diverse centinaia» di studenti si stanno radunando, mentre a Portland i dimostranti hanno anche acceso un falò. Proteste anche a Davis (California) e alla Columbia University di New York.
Trump remporte la présidentielle américaine - le vote État par État. #AFP #Election2016 par @AFPgraphics pic.twitter.com/JWd1TGEHl2
— Agence France-Presse (@afpfr) 9 novembre 2016
The front page of The Wall Street Journal pic.twitter.com/vFpldfwwqu
— Wall Street Journal (@WSJ) 9 novembre 2016
Il primo tweet "presidenziale" - «Che bella e importante serata! L'uomo e la donna dimenticati non lo saranno più». Questo scrive Donald Trump (o il suo staff, che qualche giorno fa gli aveva tolto l'accesso al suo account) su Twitter.
Such a beautiful and important evening! The forgotten man and woman will never be forgotten again. We will all come together as never before
— Donald J. Trump (@realDonaldTrump) 9 novembre 2016