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AUSTRALIAAustralia: stallo dopo il voto, Labour chiede dimissioni del premier

05.07.16 - 15:29
Australia: stallo dopo il voto, Labour chiede dimissioni del premier

SYDNEY - La grossa incertezza che grava sul futuro politico dell'Australia, dopo le elezioni del 2 luglio, finite in sostanziale parità tra conservatori e laburisti, sta cominciando a produrre i primi effetti. Mentre riprende oggi il conteggio per la Camera di circa 1,5 milioni di voti postali e delle preferenze, che potrà richiedere ancora settimane, il leader laburista Bill Shorten ha chiesto al primo ministro Malcolm Turnbull, che ha voluto la consultazione elettorale, di assumersi la responsabilità del fiasco elettorale e di dimettersi.

Anche le tre maggiori agenzie internazionali di rating esprimono la preoccupazione per la paralisi politica. Standard and Poor comunica oggi che "indipendentemente dalla composizione politica di un nuovo governo, potremmo abbassare il rating AAA, se lo stallo parlamentare continua e la performance finanziaria non migliora ampiamente come prevedevamo un anno fa".

Mentre Moody's resta più fiduciosa sulle prospettive dell'economia e sulla determinazione dei partiti maggiori a ridurre il deficit di bilancio, secondo Fitch Rating la possibilità di un parlamento 'appeso', cioè in parità, significa che le prospettive finanziarie potranno essere molto differenti dal quadro offerto nel bilancio di previsione di maggio.

Sembra ormai inevitabile la nascita di un governo di minoranza costretto a estenuanti trattative e a costose concessioni ai partiti minori e agli indipendenti, con la minaccia di nuove elezioni. Nella Camera di 150 deputati è necessaria una maggioranza di 76 seggi per il diritto a governare, ma secondo le ultime proiezioni, con circa l'80% dei voti contati, i conservatori arriverebbero a 70 seggi (dei 90 di prima delle elezioni), i laburisti a 67, i partiti minori e gli indipendenti a cinque, mentre i verdi ne mantengono uno e rimangono incerti sette seggi.

Al Senato, eletto con il proporzionale, il complesso conteggio dei voti e delle preferenze richiederà ancora settimane, ma le proiezioni suggeriscono che su 76 seggi il variegato schieramento di partiti minori e di indipendenti ne potrà conseguire 10, mentre i verdi scendono da nove a otto.

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