BANGKOK - Il governo thailandese ha proclamato oggi lo stato di emergenza in vista del voto anticipato del 2 febbraio, con effetto a Bangkok e nella periferia della capitale da domani per due mesi, dato il persistere delle manifestazioni anti-governative in corso da novembre. "Il Consiglio dei ministri ha deciso di proclamare lo stato di emergenza per far fronte alla situazione e far applicare la legge", ha detto il vicepremier Surapong Tovichakchaikul.
Il provvedimento garantisce maggiori poteri alle agenzie di sicurezza, come quello di imporre dei coprifuoco, censurare i media o impedire gli assembramenti di più di cinque persone. La crisi thailandese ha causato finora un totale di 9 morti e oltre 500 feriti. I manifestanti - che tuttora occupano diversi incroci chiave di Bangkok - chiedono le dimissioni della premier Yingluck Shinawatra e l'istituzione di un "Consiglio del popolo" nominato dall'alto.
Ats Ans