"Debbo dire che in quelle lettere - ha aggiunto Berlusconi - mi ci ritrovo. Chi governa l'Italia non ha potere, può al massimo chiedere una cortesia, ma non può dare ordini".
E a chi gli fa notare che quella di Mussolini non era una democrazia, il Cavaliere replica: "Beh, era una democrazia minore".
In una nota, il portavoce dell'Italia dei Valori, Leoluca Orlando, ha reagito affermando che "è noto lo scarso senso istituzionale di Berlusconi, ma definire una 'democrazia minore' la dittatura di Mussolini va oltre: è un'offesa alla storia, agli italiani e a tutti coloro che hanno perso la vita e sofferto a causa del Fascismo". "Berlusconi - aggiunge - dimentica che, fra i tanti mali del Ventennio, che rimane una delle pagine più buie della storia del nostro Paese, c'è anche la macchia indelebile delle leggi razziali. Chieda scusa a tutte le vittime del Fascismo", conclude.
Per Oliviero Diliberto, leader dei comunisti italiani, "Berlusconi dice di ritrovarsi nelle parole di Mussolini? Dimostra, se qualcuno avesse avuto dubbi che è allergico alla democrazia". "La sola idea che questa destra possa tornare a governarci mette i brividi. Solo in Italia abbiamo il più grande partito del centrodestra che ancora stenta a condannare fino in fondo e senza reticenze il fascismo e Mussolini".