La pandemia? Non è ancora finita: «Ci saranno più varianti», anche preoccupanti

La disparità vaccinale tra paesi ricchi e poveri scatenerà le future mutazioni del virus, avverte l'Oms
CITTÀ DEL CAPO - Soumya Swaminathan, la responsabile scientifica dell'Organizzazione mondiale della sanità (Oms) ha dichiarato che la fine della pandemia di coronavirus non è ancora stata raggiunta.
«Abbiamo visto il virus evolversi, mutare... Quindi sappiamo che ci saranno più varianti», comprese quelle che potranno essere considerate «varianti preoccupanti» ha avvertito, parlando con i giornalisti in Sudafrica.
Che la pandemia non sia finita, aggiunge Swaminathan, è dimostrato dall'alto numero di morti causati ancora oggi dal Covid-19: tra 11 e 12mila al giorno.
Si tratta per la maggior parte di persone non vaccinate e questo è un altro punto dolente: la scienziata dell'Oms è tornata a denunciare la disparità di trattamento tra quelle nazioni che sono in fase avanzata con le campagne di richiamo e quelle realtà, invece, dove le dosi di vaccino distribuite sono insufficienti per coprire adeguatamente la popolazione.
«I bassi livelli di copertura vaccinale hanno anche fornito le condizioni ideali per lo sviluppo di nuove varianti» ammonisce l'Oms. Le cose sono migliorate negli ultimi mesi ma è probabile che l'accesso ai vaccini "adattati" per combattere la variante Omicron sarà ancora iniquo, dato che la capacità produttiva è limitata «a una piccola manciata di paesi e aziende». Nelle scorse ore i vertici dell'Organizzazione hanno visitato i partner impegnati nello sviluppo dell'hub globale di trasferimento tecnologico del vaccino mRNA, voluto dall'Oms in Sudafrica.




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