Migliaia di cittadini contestano il coprifuoco e la possibilità di un lockdown. Scontri davanti alla Regione
NAPOLI - Migliaia di persone si sono riversate in strada a Napoli per protestare contro il coprifuoco notturno, scattato alle 23, voluto dal presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca per cercare di arginare l'avanzata della pandemia di coronavirus. Misura che potrebbe tramutarsi nei prossimi giorni in un vero e proprio lockdown.
La manifestazione ha invaso le vie del centro cittadino in maniera piuttosto rumorosa e caotica: i video pubblicati sui media italiani mostrano scooter che passano tra la folla, persone che filmano la scena, cori di varia natura. Sono stati accesi dei lacrimogeni ed esplosi dei petardi. Sono parecchi coloro che non indossano la mascherina.
Sono stati segnalati momenti di tensione con le forze dell'ordine, mobilitate dopo che l'annuncio di un flash mob aveva fatto il giro dei social. Scontri sarebbero avvenuti davanti alla sede della Regione, almeno un giornalista è stato aggredito dalla folla sempre più fuori controllo. Cassonetti sono stati dati alle fiamme e bombe carta sono state lanciate contro la sede del governo regionale.
Sui social circolano vari inviti alla ribellione contro De Luca e i suoi provvedimenti. Sempre il presidente campano nel mirino dei manifestanti: «Tu ci chiudi e tu ci paghi» è scritto su uno striscione posto alla testa del corteo.
Il sindaco di Napoli De Magistris, mentre la sua gente è in piazza a protestare per il lockdown e ci sono i poliziotti schierati, non va a calmare gli animi, ma è in diretta su Rai 3. La Annunziata: ma non sarebbe meglio se lei andasse lì? Lui: ma ora cosa devo fare?
— Selvaggia Lucarelli (@stanzaselvaggia) October 23, 2020
ora a napoli e fra un minuto scatta il coprifuoco pic.twitter.com/UVNfljE0GY
— simona 🍼 (@gravityfucks) October 23, 2020