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STATI UNITIMichigan, la protesta di chi vuole meno restrizioni

16.04.20 - 08:27
Davanti al Campidoglio di Lansing è stata messa in atto l'"Operazione ingorgo"
keystone-sda.ch (Matthew Dae Smith)
Protesta a Lansing, in Michigan.
Protesta a Lansing, in Michigan.
Michigan, la protesta di chi vuole meno restrizioni
Davanti al Campidoglio di Lansing è stata messa in atto l'"Operazione ingorgo"

LANSING - In Michigan ha avuto luogo una protesta piuttosto clamorosa: un nutrito gruppo di cittadini è sceso in strada per chiedere alla governatrice Gretchen Whitmer di revocare le disposizioni di contrasto al coronavirus.

Centinaia di persone, riferiscono i media statunitensi, si sono riunite di fronte al Campidoglio (la sede governativa) di Lansing, la capitale dello stato. I clacson di circa 400 veicoli sono risuonati contemporaneamente, in quella che i manifestanti hanno ribattezzato "Operazione ingorgo". La polizia era presente sul posto e, tranne che per calmare qualche individuo, non è entrata in azione e non ha sanzionato i contestatori per aver infranto le recenti regole di distanziamento sociale.

Whitmer, esponente del Partito democratico che governa in Michigan dallo scorso anno, ha attuato misure simili a quelle in vigore nella maggior parte del mondo. La richiesta dei manifestanti è di concedere maggiore libertà di spostamento e di permettere a più aziende di riprendere l'attività. "La libertà persa una volta è persona per sempre" è uno degli slogan apparsi sui molti cartelli sventolati.

La governatrice teme che la violazione del distanziamento sociale messa in atto nel corso della protesta avrà delle conseguenze in termini di contagi. «È così che si diffonde il Covid-19», ha dichiarato.

In Michigan le persone risultate positive al coronavirus sono più di 27mila e i decessi confermati sono quasi 1800.

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