Cerca e trova immobili
INDONESIA

Crollo in miniera, 30 cercatori d'oro dati per morti

«Non ci sono speranze e si presume che siano tutti morti», ha detto Feri Aranto, del servizio di protezione civile indonesiano
Keystone
Crollo in miniera, 30 cercatori d'oro dati per morti
«Non ci sono speranze e si presume che siano tutti morti», ha detto Feri Aranto, del servizio di protezione civile indonesiano
GIACARTA - Almeno 30 cercatori d'oro improvvisati sono rimasti sepolti nel crollo di una miniera illegale in Indonesia crollata tre giorni fa, e i soccorritori affermano che le speranze che siano ancora in vita sono praticamente nulle. Lo riport...

GIACARTA - Almeno 30 cercatori d'oro improvvisati sono rimasti sepolti nel crollo di una miniera illegale in Indonesia crollata tre giorni fa, e i soccorritori affermano che le speranze che siano ancora in vita sono praticamente nulle. Lo riporta la Cnn.

«Non ci sono speranze e si presume che siano tutti morti», ha detto Feri Aranto, del servizio di protezione civile indonesiano. L'incidente si è verificato in una miniera sotterranea nella regione di Bolaang Mongondow, sull'isola di Sulawesi, martedì. Ventisette minatori sono stati soccorsi subito e otto sono stati ritrovati morti. Un altro è morto durante il trasporto in ospedale.

Ma almeno altri 30 sono ancora dispersi e si ritiene che i livelli di ossigeno nella gallerie crollate non sia sufficiente a tenerli in vita dopo tre giorni. Non verrà pompato ossigeno nelle gallerie e si teme che i lavori possano creare nuovi crolli

Durante le prime fasi delle operazioni di recupero, fanno sapere i soccorritori, «si udivano le loro grida».

🔐 Sblocca il nostro archivio esclusivo!
Sottoscrivi un abbonamento Archivio per leggere questo articolo, oppure scegli MyTioAbo per accedere all'archivio e navigare su sito e app senza pubblicità.
Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.

Sappiamo quanto sia importante condividere le vostre opinioni. Tuttavia, per questo articolo abbiamo scelto di mantenere chiusa la sezione commenti.

Su alcuni temi riceviamo purtroppo con frequenza messaggi contenenti insulti e incitamento all'odio e, nonostante i nostri sforzi, non riusciamo a garantire un dialogo costruttivo. Per le stesse ragioni, disattiviamo i commenti anche negli articoli dedicati a decessi, crimini, processi e incidenti.

Il confronto con i nostri lettori rimane per noi fondamentale: è una parte centrale della nostra piattaforma. Per questo ci impegniamo a mantenere aperta la discussione ogni volta che è possibile.

Dipende anche da voi: con interventi rispettosi, costruttivi e cortesi, potete contribuire a mantenere un dialogo aperto, civile e utile per tutti. Non vediamo l'ora di ritrovarvi nella prossima sezione commenti!
NOTIZIE PIÙ LETTE