L'obiettivo è mettere a punto un modello tecnologico in grado di predire l'insorgere della malattia e la sua progressione
WASHINGTON - Un attore di Hollywood colpito da giovane dai tremori del Parkinson e una delle più grandi aziende di tecnologia di base si uniscono per una ricerca inedita e potenzialmente rivoluzionaria sul morbo.
La Fondazione di Michael J. Fox e la Ibm sono entrate in partnership per mettere a punto un modello tecnologico in grado di predire l'insorgere del Parkinson e la sua progressione, nonché di osservare i fattori che possono indicare l'andamento della malattia.
L' obiettivo finale è - sulla base di modelli che identificano anticipatamente il passaggio dalla fase asintomatica a quella sintomatica del Parkinson - mettere a punto terapie individualizzate.
La Fondazione di Fox - che da anni studia la malattia ed ha collezionato dati longitudinali nella sua ricerca 'Parkinson's Progression Markers Initiative' - fornirà i fondi. La IBM lavorerà allo sviluppo dell'intelligenza artificiale necessaria a fornire un quadro comprensivo sul morbo e la sua progressione.
«Questa partnership aiuterà a costruire il modello di riferimento sull'andamento del morbo, nella speranza di migliorare anche la ricerca farmaceutica», ha detto Jianying Hu, direttore del programma del Centro Ibm per la "Computational Health".