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L’uomo - di Ronciglione (Viterbo) - è accusato di avere lasciato morire la sorella invalida e averne congelato il cadavere, intascando 67mila euro di pensione della donna
RONCIGLIONE (VITERBO) - La donna (79 anni) era arrivata a Ronciglione in compagnia del fratello nel 2009: ma lei era come un fantasma, i vicini ricordano soltanto l’84enne, che nel 2015 decise di trasferirsi in una casa di riposo.
La terribile scoperta fu fatta proprio in quel periodo, nel momento in cui il suo amministratore di sostegno si recò nell’abitazione a recuperare alcuni effetti personali.
Il funzionario aprì il congelatore, collocato in garage, e vide spuntare una mano. Una mano di una donna - secondo il medico legale - piena di piaghe da decubito e in grave stato di malnutrizione. Nemmeno l’autopsia riuscì a fare luce sulla data esatta del decesso. Si parla comunque di molto tempo prima del ritrovamento, in ogni caso: forse la morte avvenne addirittura nel 2013, anno in cui fu acquistato il congelatore.
Oggi l’anziano comparirà in tribunale, ma i suoi avvocati mettono in dubbio la sua capacità di stare in giudizio: l’uomo soffrirebbe di demenza senile e patologie psichiatriche.
