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GERMANIAL'autista polacco ha provato a deviare il tir. È caccia all'uomo

21.12.16 - 08:22
L'attentatore potrebbe aver già lasciato la Germania. Csu bavarese: «Rivedere la politica dei profughi»
L'autista polacco ha provato a deviare il tir. È caccia all'uomo
L'attentatore potrebbe aver già lasciato la Germania. Csu bavarese: «Rivedere la politica dei profughi»

BERLINO - Se si confermasse che l'attacco di Berlino col tir è stato compiuto dall'Isis come sostiene la rivendicazione, si tratterebbe del «primo grande attentato islamico in Germania». Lo scrive l'agenzia Dpa ricordando che il maggiore attacco finora compiuto resta quello del 2011 all'aeroporto di Francoforte dal jihadista Arid Uka, il quale uccise due soldati statunitensi. Dei 48 feriti martedì sera 14 erano tra la vita e la morte, come ha riferito il Ministero degli Interni.

Le indagini - Per mancanza di prove, gli investigatori hanno rilasciare martedì sera il loro unico sospettato, un richiedente l’asilo pakistano. L'esame del dna è stato decisivo, inoltre sui suoi abiti e sul suo corpo non vi era nessuna traccia che potesse collegarlo agli eventi. L'autore o gli autori sarebbero quindi in fuga da più di 24 ore dopo la tragedia. La polizia non ha comunicato di avere nuove piste su cui lavorare.

Si teme sia già all'estero - È quindi cacciaall'attentatore o agli attentatori in tutta la Germania. C'è il sospetto chel'uomo sia armato e il timore che possagià aver lasciato la Germania e abbia avuto vita facile nella fuga dal luogodell'attentato, magari utilizzando la rete metropolitana. 

Si tratta però, al momento, solo di diverse ipotesi al vaglio degli inquirenti, che non sono ancora in grado di stabilire se si sia trattato di un solo autore o di più uomini.

Per oggi le autorità hanno annunciato aggiornamenti sulle indagini, da cui si attendono novità. Il canale all-news N24 lascia trapelare che gli inquirenti «potrebbero anche avere qualcosa di concreto in mano», legata all'autore dell'attentato. Si tratta tuttavia per ora di speculazioni, dal momento che sia dagli uffici della polizia criminale che da quelli della procura generale (le due autorità impegnate in prima linea nelle indagini) non esce al momento alcuna informazione.

Rafforzata la sicurezza nei mercatini di Natale - Auto della polizia e blocchi di cemento per proteggere gli ingressi ai mercatini di Natale. Sono alcune delle misure di sicurezza aggiuntive varate dalla conferenza dei ministri dell'Interno del governo federale e dei Länder e annunciate dal presidente Klaus Bouillon alla Passauer Neue Presse.

Già ieri le nuove misure erano state adottate in diversi mercatini tedeschi, come quelli di Dresda e Lipsia. Dopo la chiusura di ieri in segno di lutto, dovrebbero riaprire oggi i mercatini a Berlino.

In città misure di sicurezza aumentate anche per la partita di campionato di questa sera all'Olympiastadion tra l'Hertha Berlino e il Darmstadt, la giornata di Bundesliga prevede altri 4 incontri, fra cui quello di cartello a Monaco fra le capoliste Bayern e Lipsia. E ieri sera si sono svolte regolarmente altre quattro partite.

Anche per gli incontri di calcio sono state rafforzate le misure di sicurezza, con maggiore presenza della polizia.

L'autista polacco ha provato a deviare il tir - L'autista polacco del tir avrebbe lottato fino all'ultimo con l'attentatore e sarebbe stato «ancora in vita, nella cabina, al momento in cui il mezzo ha investito la folla nel mercatino di Natale di Berlino. Sul suo corpo sono state ritrovate ferite da taglio». Lo rivela la Bild, citando fonti investigative.

«Ci deve essere stata una lotta», dice uno degli inquirenti al tabloid. «Il terrorista ha colpito più volte con un coltello il 37enne polacco cui aveva rubato il tir, il quale si sarebbe aggrappato al volante cercando di deviare il veicolo». Quando il tir si è fermato, l'attentatore avrebbe ucciso l'autista con un colpo di pistola e sarebbe scappato, conclude la Bild.

Csu bavarese: «Rivedere la politica dei profughi» - Prosegue il dibattito politico dopo l'attentato a Berlino e la Csu, il partito bavarese alleato di Angela Merkel, rinnova la richiesta di una revisione della politica dei profughi. Il ministro dell'Interno della Baviera, Joachim Hermann, ha detto a Deutschlandfunk che il governo del Land ha istituito un gruppo di lavoro che in due settimane produrrà proposte concrete per ripensare la politica sui migranti.

«Non si tratta di fare generalizzazioni sui profughi - ha detto Hermann - ma il pericolo di attentati islamici in Germania è evidente». Le proposte saranno poi portate nel Bundestag per la discussione, ha concluso Hermann.

La polemica politica, inusualmente scoppiata già a poche ore dall'attentato a Berlino, occupa questa mattina le pagine politiche dei quotidiani. Oltre agli attacchi dei populisti di destra di Afd, sono proprio le dichiarazioni del leader della Csu Horst Seehofer sulla revisione della politica dei profughi a tenere banco.

Afd annuncia la veglia anti-Merkel davanti alla cancelleria - Il partito populista di destra Alternative für Deutschland (Afd) manifesterà oggi, con una veglia davanti alla cancelleria, contro la politica dei profughi di Angela Merkel.

Ieri Frauke Petry, leader del partito in ascesa elettorale e nei sondaggi da due anni, aveva accusato indirettamente il governo tedesco per la strage, dichiarando che «l'ambiente in cui un tale atto può prosperare è stato colposamente e sistematicamente importato nell'ultimo anno e mezzo». «La Germania non è più sicura», aveva aggiunto Petry.

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