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L'Isis rivendica l'attentato a Berlino
«È una vendetta per gli attacchi in Siria», si legge sulla rivendicazione

BERLINO - L'agenzia di stampa dell'Isis, Amaq news agency, ha rivendicato l'attentato di Berlino chiamando il terrorista un "soldato dello Stato islamico". Lo riferisce su Twitter Rita Katz, la direttrice del Site, il sito che monitora l'estremismo islamico sul web.

«È una vendetta per gli attacchi in Siria», si legge sulla rivendicazione.

20:59

«Nessun passo falso, siamo fiduciosi» - Tra i 12 morti nell'attentato di Berlino ci sono, secondo il ministro dell'Interno tedesco Thomas de Maizière, probabilmente «stranieri e giovani», ma «non bambini». Le identificazioni delle vittime sono «molto complicate», ha detto de Maizière alla Zdf, per il momento sono state identificate sei persone. Secondo quanto riportato da organi di stampa, si tratta di sei cittadini tedeschi, cui va aggiunto l'autista polacco trovato ucciso nella cabina del Tir. Tra i feriti ancora ricoverati negli ospedali berlinesi, 14 sono in pericolo di vita, ha aggiunto il ministro.

 

De Maizière si attende progressi nello sviluppo delle indagini sull'attentato di Berlino e non considera un passo falso il rilascio del pachistano sospettato. «Si tratta di indagini non di passi falsi», ha detto sempre alla Zdf, ricordando che casi del genere si sono verificati anche altre volte. Gli inquirenti non si muovono nel buio, ha aggiunto il ministro, «ci sono indicazioni» e per questo «si è fiduciosi che possano esserci progressi», ha concluso.

20:46

Berlino piange ferita nella Chiesa del ricordo - Arrivano a piazza Breitscheid, teatro della strage di Berlino, con un fiore, una candela, un pensiero affidato ad un foglio di quaderno, «Il terrore non deve vincere» c'è scritto: la gente si raccoglie vicino ad altari improvvisati, canta, prega, partecipa.

Nella notte dopo il massacro al mercatino di Natale, rivendicato dall'Isis, in centinaia a Berlino escono e provano a reagire. Tanti sono giovani, ma ci sono anche coniugi anziani che si tengono per mano, famiglie col passeggino, donne con la testa coperta dal velo islamico. Un uomo sventola una bandiera, un bambino lascia una scatola di matite colorate accanto ad alcuni lumini accesi, mentre la Porta di Brandeburgo si accende con i colori del vessillo tedesco. La polizia su Twitter lancia l'hashtag #BeStrongB. «Berlino sii forte».

È una processione di gente lungo Kurfurstendamm, e Tauenzienstrasse, le grandi arterie dello shopping del quartiere di Charlottenburg, intorno alla piazza colpita e blindata. Le forze dell'ordine non lasciano avvicinare al luogo del massacro. Il suono delle campane chiama a raccolta la città ferita, mentre nella Chiesa del ricordo - la Gedaechtniskirche - si prega uniti, con la cancelliera Angela Merkel, in uno dei suoi giorni più duri, in memoria delle vittime e dei loro familiari. «Warum?». «Perché», si legge su un cartello lasciato all'ingresso dell'edificio, monumento danneggiato dai bombardamenti della Seconda guerra mondiale, e testimonianza dell'orrore di tutti i conflitti.

20:37

«L'intera Europa è minacciata» -  In Francia «c'è un livello di minaccia estremamente elevato»: lo ha detto il primo ministro francese, Bernard Cazeneuve, intervistato in diretta al tg di TF1.

«Da tanti mesi facciamo sforzi per garantire la protezione degli eventi e dei siti di grande assembramento in Francia», ha continuato il capo del governo di Parigi, precisando che dall'inizio dell'anno sono stati arrestati 440 sospetti terroristi e sventati 17 attentati, "è un lavoro molto intenso".

L'ex ministro dell'Interno promosso da pochi giorni alla guida dell'esecutivo ha quindi assicurato che oggi "la protezione dei cittadini è una priorità del mio governo" e ha ribadito la sua solidarietà ai tedeschi colpiti al cuore ieri a Berlino nell'attentato rivendicato questa sera dall'Isis. Con la Germania, davanti alla minaccia terroristica, «siamo un solo e unico Paese». Prima di concludere: «Oggi è minacciata non solo la Francia ma l'intera Europa».