Sono i due quesiti che verranno sottoposti a referendum indipendentista, concordati oggi in una riunione alla sede del governo catalano
MADRID - 'Vuole che la Catalogna sia uno Stato?' e, in caso affermativo, 'Vuole che la Catalogna sia uno Stato indipendente?': sono i due quesiti che verranno sottoposti a referendum indipendentista, concordati oggi in una riunione alla sede del governo catalano fra il presidente della Generalitat, Artur Mas, e i leader degli altri partiti favorevoli alla consultazione sulla sovranità, Oriol Junqueras (Erc), Joan Herrera (Icv) e David Fernandez (Cup).
I quattro leader ratificheranno fra oggi e domani il contenuto dei due quesiti agli esecutivi dei rispettivi partiti, che dovranno dare il placet.
Il Partido Popular (PP) del premier spagnolo Mariano Rajoy ha qualificato la riunione fra i quattro partiti come "un'assurdità" e, attraverso il portavoce Enric Millo ha ribadito che il referendum indipendentista - che i promotori pianificano nel 2014 - non si svolgerà.
"Si sa che questa consultazione non si celebrerà, ma si continua ad alimentare la finzione e false aspettative", ha detto Millo in dichiarazioni ai media. "Il cinismo diventerà frustrazione e questa può solo dar luogo allo scontro sociale", ha ammonito.
L'intesa sul quesito referendario si produce nello stesso giorno in cui a Barcellona è cominciato il controverso simposio 'Spagna contro Catalognà, organizzato dalla Generalitat e denunciato alla Procura per 'istigazione all'odiò dai partiti unionisti: PP, UPyD e Ciutadans.
ats