Cerca e trova immobili
CITTÀ DEL VATICANO

«Un fenomeno acuto, tra le 5 e le 6, e dopo due ore è morto»

Il professor Sergio Alfieri, medico di Papa Francesco, sulle sue ultime ore di vita: «Penso non si sia accorto di nulla»
AFP
Fonte il Messaggero
«Un fenomeno acuto, tra le 5 e le 6, e dopo due ore è morto»
Il professor Sergio Alfieri, medico di Papa Francesco, sulle sue ultime ore di vita: «Penso non si sia accorto di nulla»
CITTÀ DEL VATICANO - «È morto sereno, tranquillo. Penso non si sia accorto di nulla». Ha voluto rassicurare tutti il professor Sergio Alfieri, a lungo il medico personale di Papa Francesco. «Non si è accorto di niente, è tornato alla casa del ...

CITTÀ DEL VATICANO - «È morto sereno, tranquillo. Penso non si sia accorto di nulla». Ha voluto rassicurare tutti il professor Sergio Alfieri, a lungo il medico personale di Papa Francesco. «Non si è accorto di niente, è tornato alla casa del Padre in modo sereno», ha confidato al Messagero, ricordando anche il recente - e lungo - ricovero al Policlinico Gemelli di Roma.

Il Pontefice, lo ricordiamo, si è spento lunedì mattina, alle 7.35, all'età di 88 anni in seguito a un ictus cerebrale. «Io l’ho visto fino all’altro giorno e stava bene, compatibilmente con l’età. Lo avete visto anche voi, no, domenica in piazza San Pietro? Poi, però, ha avuto un fenomeno acuto, tra le 5 e le 6 del mattino, è stato male, e dopo due ore è morto. Ma in queste ore preferisco non dilungarmi, non parlare, penso sia giusto rispettare il silenzio, non rilasciare interviste. Ciò che è giusto dire però è che Papa Francesco è morto in grande serenità», ha raccontato.

Alfieri è poi tornato con la mente a quei 38 giorni trascorsi in ospedale tra febbraio e marzo. Durante quel ricovero il Papa aveva rischiato in almeno un paio di occasioni di morire, tanto si erano aggravate le sue condizioni. Francesco non voleva però che i suoi ultimi giorni fossero tra le mura dell'ospedale. Non voleva morire in ospedale. Voleva tornare tra i fedeli. «Era sereno, voleva tornare a casa sua, voleva tornare a Santa Marta», ricorda Alfieri.

Ed è riuscito a farlo, restando tra i fedeli fino all'ultimo giorno. Quei fedeli che, si era raccomandato durante il suo ricovero, dovevano sapere come stava il Papa. «Non nascondete nulla sulle mie condizioni», aveva chiesto. Non voleva celare nulla della sua sofferenza, come ha poi dimostrato anche in occasione della domenica di Pasqua, quando, stanco, ha incontrato il suo popolo per l'ultima volta.

🔐 Sblocca il nostro archivio esclusivo!
Sottoscrivi un abbonamento Archivio per leggere questo articolo, oppure scegli MyTioAbo per accedere all'archivio e navigare su sito e app senza pubblicità.
Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.

Sappiamo quanto sia importante condividere le vostre opinioni. Tuttavia, per questo articolo abbiamo scelto di mantenere chiusa la sezione commenti.

Su alcuni temi riceviamo purtroppo con frequenza messaggi contenenti insulti e incitamento all'odio e, nonostante i nostri sforzi, non riusciamo a garantire un dialogo costruttivo. Per le stesse ragioni, disattiviamo i commenti anche negli articoli dedicati a decessi, crimini, processi e incidenti.

Il confronto con i nostri lettori rimane per noi fondamentale: è una parte centrale della nostra piattaforma. Per questo ci impegniamo a mantenere aperta la discussione ogni volta che è possibile.

Dipende anche da voi: con interventi rispettosi, costruttivi e cortesi, potete contribuire a mantenere un dialogo aperto, civile e utile per tutti. Non vediamo l'ora di ritrovarvi nella prossima sezione commenti!
NOTIZIE PIÙ LETTE