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LIBIAHaftar ha lasciato Mosca senza firmare la tregua

14.01.20 - 09:26
Il generale sarebbe dell'opinione che il documento proposto ignori molte richieste dell'esercito nazionale libico
keystone-sda.ch (MINISTRY OF FOREIGN AFFAIRS PRES)
Il maresciallo Khalifa Haftar ha lasciato Mosca senza firmare l'accordo di cessate il fuoco con il governo di unità nazionale.
Il maresciallo Khalifa Haftar ha lasciato Mosca senza firmare l'accordo di cessate il fuoco con il governo di unità nazionale.
Haftar ha lasciato Mosca senza firmare la tregua
Il generale sarebbe dell'opinione che il documento proposto ignori molte richieste dell'esercito nazionale libico

TRIPOLI - Il maresciallo Khalifa Haftar ha lasciato Mosca senza firmare l'accordo di cessate il fuoco con il governo di unità nazionale (GNA) guidato da Fayez al-Serraj. Lo riporta RIA Novosti, che cita una sua fonte.

Haftar ha affermato, secondo Al Arabiya, che il documento proposto ignora molte richieste dell'esercito nazionale libico.

La decisione del maresciallo Haftar, secondo quanto riferiscono fonti qualificate italiane, sarebbe stata presa per poter studiare e approfondire meglio i termini dell'accordo e poi proporre delle modifiche. Nel lasciare Mosca, però, il maresciallo non avrebbe comunicato se e quando riprenderà i colloqui per la firma di una tregua.

In sostanza, sempre secondo le fonti, Haftar si sarebbe preso una pausa dalle trattative per discutere con i Paesi che lo supportano quali possano essere i termini accettabili per firmare. E proprio per questo motivo il maresciallo, dopo aver lasciato Mosca, si sarebbe diretto in un paese del Medio Oriente dove dovrebbe avere una serie di incontri.

Mosca, dal canto suo, propone di «unire gli sforzi» compiuti dagli europei e dai vicini della Libia, nonché quelli di Russia e Turchia, e agire così «in un'unica direzione» per spingere «tutte le parti libiche a raggiungere accordi piuttosto che sistemare le cose militarmente». Lo ha detto il ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov, citato dalla Tass.

«Tutti gli sforzi ora compiuti dagli europei, inclusi tedeschi, francesi, italiani, e gli sforzi dei vicini libici, Algeria ed Egitto, nonché quelli di Emirati Arabi Uniti, Turchia, Qatar e Russia: vogliamo riunirli in modo che tutti agiscano in un'unica direzione ed esortino le parti libiche a raggiungere degli accordi piuttosto che sistemare le cose militarmente», ha aggiunto Lavrov.

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