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STATI UNITI / IRAQTeheran ha evitato intenzionalmente di colpire i militari americani?

08.01.20 - 14:49
Gli Stati Uniti non hanno per il momento confermato alcuna vittima. Gli analisti parlano di mossa "diplomatica"
keystone-sda.ch / STR (IRIB HANDOUT)
La televisione di stato iraniana ha parlato di 80 morti tra le forze americane. La Casa Bianca e il Pentagono non hanno però confermato.
La televisione di stato iraniana ha parlato di 80 morti tra le forze americane. La Casa Bianca e il Pentagono non hanno però confermato.
Teheran ha evitato intenzionalmente di colpire i militari americani?
Gli Stati Uniti non hanno per il momento confermato alcuna vittima. Gli analisti parlano di mossa "diplomatica"

WASHINGTON / ERBIL - Non ci sono ancora vittime accertate nell’attacco lanciato dalle forze iraniane la scorsa notte sulle due basi irachene a Erbil, che ospitavano militari degli Stati Uniti. La televisione di stato del Paese mediorientale aveva inizialmente parlato di almeno 80 morti tra le forze americane, una cifra che però al momento - in attesa che la Casa Bianca si esprima ufficialmente alle 17 (ora svizzera) - non trova sostanziali conferme.

Al contrario, per gli analisti - come riferisce la CNN - l’attacco missilistico su Erbil sarebbe stato condotto evitando intenzionalmente di provocare vittime tra le truppe degli Stati Uniti. In primis perché l’azione è stata condotta nelle prime ore del mattino, quando i militari sono a riposo. In secondo luogo, le forze americane possono contare su importanti sistemi di difesa contraerea, che erano sicuramente sull’attenti. In altre parole, quella di Teheran sarebbe stata una scelta insensata se l’obiettivo fosse stato quello di fare più vittime possibili.

Una mossa "diplomatica" - L’azione avrebbe quindi un senso solo se considerata come una risposta "a tono" per l’uccisione del generale Soleimani. Per questo si fa strada l’ipotesi che quella dozzina di missili lanciati la scorsa notte siano stati una sorta di mossa “diplomatica”, per dare una risposta interna e contemporaneamente evitare un’ulteriore escalation militare. Anche perché - ha spiegato l’analista Nic Robertson - se l’Iran avesse voluto provocare più vittime in Iraq avrebbe potuto scegliere obiettivi più semplici da colpire.

Inoltre, l'Iraq è stato preventivamente avvisato dell'attacco delle forze iraniane. E il messaggio in questione - affermano le autorità irachene - è stato successivamente trasmesso agli americani.

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