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NORVEGIADalla Norvegia al Canada in 76 giorni: l'epico viaggio di una volpe artica

02.07.19 - 17:16
Gli scienziati non potevano credere ai loro occhi quando hanno visto il tracciato del suo collare satellitare
NINA/Norsk-Polarinstitutt
Dalla Norvegia al Canada in 76 giorni: l'epico viaggio di una volpe artica
Gli scienziati non potevano credere ai loro occhi quando hanno visto il tracciato del suo collare satellitare

TROMSØ - È un viaggio transatlantico che ha lasciato gli scienziati a bocca aperta quello recentemente intrapreso da una volpe artica: l’animale si è spostato dalla Norvegia al Canada percorrendo più di 3’500 chilometri in soli 76 giorni.

A dare notizia dell’epica migrazione - che non ha eguali tra quelle finora documentate per questa specie - è l’Istituto polare norvegese. La giovane volpe, che era stata equipaggiata con un collare satellitare, ha lasciato Spitsbergen, sulla più grande delle isole Svalbard, il 26 marzo 2018, avventurandosi sulla banchisa. 21 giorni e 1’512 km dopo aveva già raggiunto la Groenlandia. Non contenta, però, ha proseguito la sua marcia tra ghiaccio marino e ghiacciai e, 76 giorni e un totale di 3’506 km dopo la partenza, ha raggiunto l’Isola di Ellesmere, nell’estremo nord del Canada.  

Un percorso lungo e tortuoso, quello apparso sugli apparecchi di rilevamento, che ha in un primo momento lasciato increduli gli scienziati: «Non credevamo che fosse vero», ammette la ricercatrice Eva Fuglei, dell’Istituto polare norvegese. Lei e i suoi colleghi hanno così immaginato che l’animale potesse essere morto e che il suo collare fosse stato raccolto da un’imbarcazione. Ma quella teoria non reggeva: «Non ci sono barche che vadano così in profondità nei ghiacci», sottolinea Fuglei. Agli scienziati non è così rimasto che accettare che la giovane volpe femmina aveva fatto un viaggio straordinario.

Straordinario perché è la prima volta che, per la volpe artica, viene documentata in dettaglio una migrazione tra continenti. E straordinario perché, tra i suoi simili, non si era mai registrato un trasferimento così lungo e rapido.

L’“impresa” è stata presentata nell’articolo scientifico “Arctic fox dispersal from Svalbard to Canada: one female’s long run across sea ice” (“La dispersione della volpe artica dalle Svalbard al Canada: la lunga corsa di un esemplare femmina attraverso la banchisa”), di Eva Fuglei e Arnaud Tarroux dell’Istituto norvegese per la ricerca naturale (Nina), apparso su “Polar Research”, la rivista dell’Istituto polare norvegese.

Per i ricercatori dell'Istituto polare norvegese, la lunga migrazione di questa volpe ricorda l'importanza della calotta glaciale per questa ed altre specie dell'Artico: «La banchisa ricopre un ruolo chiave nel permettere alle volpi artiche di migrare tra aree diverse, incontrare altre popolazioni e trovare cibo», spiega Eva Fuglei. Il piccolo animale, in particolare, segue gli spostamenti degli orsi polari per mangiare gli avanzi di foca che si lasciano dietro.

Alla scienziata fa eco il ministro del Clima e dell'ambiente norvegese, Ola Elvestuen: «Il riscaldamento nel nord è spaventosamente veloce: dobbiamo tagliare le emissioni in fretta per evitare che la banchisa sparisca per tutta l'estate», afferma. La popolazione di volpe artica delle Svalbard, altrimenti, potrebbe rimanere isolata come già avvenuto per quella di alcune piccole isole dello Stretto di Bering e dell'Islanda.

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