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REGNO UNITOIn un domani non lontanissimo su Facebook saranno più i morti dei vivi

06.05.19 - 06:00
Lo sostiene uno studio di Oxford secondo il quale i profili dei defunti crescono di 8'000 al giorno: «Servono regole, hanno in mano la nostra storia»
Fotomontaggio Deposit
In un domani non lontanissimo su Facebook saranno più i morti dei vivi
Lo sostiene uno studio di Oxford secondo il quale i profili dei defunti crescono di 8'000 al giorno: «Servono regole, hanno in mano la nostra storia»

LONDRA - Entro la fine del secolo ci saranno «più morti che vivi» su Facebook. È il particolare, e forse anche un po' inquietante, risultato di un recente studio dell'Università di Oxford secondo il quale entro il 2100 sul social network - sempre che esista ancora - i defunti potrebbero arrivare a quasi 5 miliardi.

I dati, beninteso, tengono conto di una crescita costante nel tempo della piattaforma di Mark Zuckerberg (cosa non scontata). Ma anche senza crescite sostanziali il numero di trapassati potrebbe comunque attestarsi attorno a 1,4 miliardi. Il ritmo, conferma Oxford, è di 8'000 profili di defunti ogni giorno.

Al di là dei dilemmi filosofici, sociali (e pure religiosi) gli studiosi sono preoccupati per i dati, quelle che lo studio chiama «spoglie digitali», che resteranno di proprietà di Facebook.

Tutte le informazioni degli estinti, infatti, potrebbero essere monetizzate e tramutarsi in prodotto: «Un approccio alla conservazione di queste vite dal punto di vista di un prodotto commerciale ha in sé una grande quantità di rischi etici e politici», riporta il documento, «è importante che si pensi a un modello per trattarle che sia allo stesso tempo rispettoso e sostenibile», questo perché «chi controlla questo archivio di cultura, di fatto, ha in mano la nostra storia».

Per le sue elucubrazioni lo studio ha ipotizzato un tasso di crescita (globale ma comunque pessimistico) attorno al 13%. A farla da padrone in questo (futuro?) camposanto digitale saranno soprattutto le nazioni africane e quelle asiatiche. Il paese con la maggior “mortalità social“, riporta lo studio, dovrebbe essere la Nigeria. La prima nazione occidentale, invece, dovrebbe essere gli Stati Uniti.

Come funziona oggi con Facebook in caso di un decesso?

Attualmente, riporta il social network, un profilo può essere reso "commemorativo" - cioè diventare una sorta di altare dedicato alla persona che è venuta a mancare - solo su esplicita segnalazione di un famigliare o un amico stretto. Per cancellare il profilo, invece, è necessaria la richiesta «di famigliari stretti e verificati». In nessun caso, per motivi di privacy, verranno forniti i dettagli d'accesso originale dell'utente.

Solo il mese scorso l'azienda di Zuckerberg aveva rese note alcune modifiche riguardo la gestione degli account commemorativi di modo da non turbare famigliari e amici (con notifiche e foto). Nelle impostazioni è stato reso possibile segnalare i contatti che si vuole annuncino/gestiscano l'eventualità di un trapasso.

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