L'Egitto spedirà migliaia di cani e gatti, si teme verso la Corea del Sud. Anche il calciatore egiziano Mohamed Salah si indigna
IL CAIRO - In Egitto cresce lo sdegno per la prevista esportazione di più di 4mila cani e gatti randagi verso Paesi in cui, si teme, potrebbero essere macellati e mangiati. E, ora, anche l’attaccante del Liverpool Mohamed Salah si scaglia contro il progetto: «Gatti e cani non saranno esportati da nessuna parte», assicura il campione egiziano su Twitter.
La settimana scorsa, il quotidiano al-Masri al-Yawm ha rivelato che il Ministero dell’agricoltura del Cairo ha approvato l’esportazione di 2’400 gatti e 1’700 cani verso un certo numero di Paesi, senza specificare quali.
Sui social e tra le associazioni animaliste del Paese arabo ha subito iniziato a diffondersi il timore che si tratti di animali randagi destinati a Paesi in cui cani e gatti vengono mangiati. Come la Corea del Sud, verso la quale non più di un mese fa la deputata egiziana Margaret Azer proponeva di inviare gli animali di strada: «Diversi sudcoreani hanno criticato l’Egitto perché non esporta i suoi cani randagi anziché lasciare che feriscano la gente per strada», aveva dichiarato l’esponente politica come riporta Middle East Eye.
«Gatti e cani non saranno esportati da nessuna parte… Questo non accadrà, non può accadere», ha twittato ora il celebre calciatore egiziano Mohamed Salah, postando una foto di lui insieme ai suoi gatti siamesi. L’appello dello sportivo di fama internazionale segue quello di tanti cittadini e animalisti indignati.
لن يتم تصدير القطط والكلاب لأي مكان.. هذا لن يحدث ولا يمكن أن يحدث #لا_لانتهاك_حقوق_الحيوانات pic.twitter.com/9YHozXnqf7
— Mohamed Salah (@MoSalah) 26 novembre 2018
Il governo, però, tira dritto e centellina le risposte che la gente aspetta. Se un portavoce del Ministero dell’agricoltura egiziano ha confermato che buona parte dei gatti e dei cani che saranno esportati «sono stati presi dalle strade», un altro portavoce del dicastero ha negato di sapere quale sia la destinazione degli animali. «Quando chiede il via libera all’esportazione, di solito l’esportatore non scrive il Paese di destinazione ma “Verso diversi Paesi”», ha spiegato Hamid Abd al-Da’im a Ten TV. Maggiori dettagli, ha aggiunto, saranno disponibili solo dopo la spedizione.
Un recente studio stima che in Egitto si aggirino circa 22 milioni di cani randagi. Benché in declino, il consumo di carne canina è ancora presente in Corea del Sud, dove ogni anno vengono macellati tra i 780mila e il milione di esemplari.