Ha scatenato roventi polemiche l'intervento su una scultura lignea del 16esimo secolo. Gli esperti stanno valutando se sia possibile farla ritornare alla sua condizione originaria
ESTELLA - Ha superato i confini spagnoli la polemica sul restauro di una statua lignea del 16esimo secolo, raffigurante San Giorgio e il drago, conservata nella chiesa di Estella in Navarra.
Il tentativo di riportare all'antico splendore la scultura policroma ha avuto esiti piuttosto negativi: San Giorgio ha perso le sfumature di colore originali, sostituite da un rosa molto uniforme (tipo bambola di plastica) e anche l'armatura è stata dipinta con tonalità piuttosto accese di grigio e rosso (laddove c'erano l'argento e l'oro).
Pare che la parrocchia non abbia affidato il lavoro di restauro a una ditta specializzata ma a una docente di attività manuali di una piccola scuola locale. Il sindaco di Estella Koldo Leoz ha dichiarato al quotidiano britannico Guardian: «La parrocchia ha deciso di sua iniziativa di restaurare la statua. L'amministrazione non è stata avvertita e nemmeno il governo regionale della Navarra». Leoz teme che il San Giorgio abbia subito dei danni irreparabili: «Non è il tipo di restauro da effettuare su una statua del 16esimo secolo».
Degli esperti sono stati contattati e stanno valutando se sia possibile riportare la scultura al suo stato originario. Ci sono delle speranze: «È recuperabile con un buon restauro. Ma cosa ha fatto questa donna!» lamenta una professionista della ditta specializzata ArtUs.