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ISRAELENetanyahu: «L'Iran ha mentito. Avrà 5 bombe atomiche»

30.04.18 - 19:35
Il premier israeliano sostiene di essere in possesso di 55mila documenti. «Con i loro missili possono colpire a migliaia di chilometri»
Keystone
Netanyahu: «L'Iran ha mentito. Avrà 5 bombe atomiche»
Il premier israeliano sostiene di essere in possesso di 55mila documenti. «Con i loro missili possono colpire a migliaia di chilometri»

TEL AVIV - I servizi segreti di Israele sono riusciti ad ottenere «55 mila documenti relativi di progetti nucleari che includono fotografie che li incriminano, progetti e altri documenti». Lo ha affermato il premier israeliano Benyamin Netanyahu secondo cui l'Iran progetta di dotarsi di almeno cinque ordigni nucleari analoghi a quelli di Hiroshima. Con i loro missili possono colpire a migliaia di chilometri, ha avvertito.

«Mostrerò stasera i dossier nucleari segreti dell'Iran. Si tratta di uno dei maggiori successi di intelligence che Israele abbia mai conseguito», aveva affermato il premier Netanyahu. «L'Iran ha mentito».

«L'accordo sul nucleare è basato su menzogne», ha aggiunto. «L'Iran ha mentito quando ha affermato di non aver avuto un programma per la produzione di ordigni nucleari. Anche dopo l'accordo - ha aggiunto - l'Iran ha continuato a proteggere e ad estendere le proprie conoscenze sulle armi atomiche, per uso futuro. L'Iran ha mentito ancora - ha affermato - nel 2015 alla Agenzia internazionale per l'energia atomica».

Informazioni condivise con gli Usa - «Sono sicuro che Donald Trump farà la cosa giusta» quando deciderà se gli Usa dovranno o meno restare nell'accordo sul nucleare dell'Iran. Lo ha detto il premier Benjamin Netanyahu nella suo messaggio alla nazione. «La cosa giusta per gli Usa, la cosa giusta per Israele e per la pace nel mondo».

Il premier ha poi detto che gli Usa, con cui sono state condivise le informazioni, hanno garantito «l'autenticità dell'archivio segreto ottenuto da Israele».

«Ho ragione al 100%» - «Quello che è successo oggi e che è accaduto di recente mostra che ho avuto ragione al 100%», ha commentato il presidente degli Stati Uniti Donald Trump.

Trump ha definito una «situazione non accettabile» quella relativa al programma iraniano. «L'avrete visto, io l'ho visto in parte», ha aggiunto riferendosi all'intervento di Netanyahu. Sull'imminente scadenza di una sua decisione sull'accordo iraniano, Trump ha ripetuto: «Vedremo cosa succede. Non vi dico cosa farò, ma in molti credono di saperlo».

«Non ci si può fidare del regime di Teheran» - «Israele ha dimostrato senza ombra di dubbio che l'Iran ha mentito ripetutamente nel corso degli anni sul suo programma nucleare. Non ci si può fidare del regime di Teheran»: lo ha detto l'ambasciatore israeliano all'Onu, Danny Danon, commentando le affermazioni del premier Benjamin Netanyahu.

«Invitiamo ancora una volta la comunità internazionale a unirsi al percorso tracciato dagli Stati Uniti e chiedere le necessarie modifiche al fallito accordo sul nucleare iraniano, o uscirne completamente», ha aggiunto.

Netanyahu telefona a Macron, Merkel e Putin - Il premier Benjamin Netanyahu ha telefonato oggi al presidente francese Emmanuel Macron e alla cancelliera tedesca Angela Merkel per aggiornarli sul contenuto del 'Dossier nucleare iraniano' di cui Israele è entrato in possesso. Lo rende noto un comunicato ufficiale secondo cui esperti israeliani si recheranno nei prossimi giorni in Francia e Germania per aggiornarli in dettaglio «sugli sforzi iraniani di dotarsi di armi nucleari».

In serata, prosegue il comunicato, Netanyahu ha inoltre avuto una conversazione con il presidente russo Vladimir Putin. Hanno anche esaminato la situazione in Siria e hanno concordato di tornare ad incontrarsi. Prossimamente, conclude il comunicato, Netanyahu aggiornerà anche i leader di Gran Bretagna e Cina su quei documenti segreti iraniani.

Teheran: «Spettacolo puerile» - L'esposizione del premier israeliano Benyamin Netanyahu sul dossier nucleare iraniano e stato «uno spettacolo puerile e perfino ridicolo», secondo il vice ministro degli esteri iraniano, Abbas Araghchi, che ha parlato in collegamento telefonico alla tv pubblica iraniana, citata da media internazionali.

Secondo il dirigente di Teheran, quello di Netanyahu è stato «uno show organizzato in anticipo con il fine di influenzare la decisione di Donald Trump», se rinnovare o meno l'adesione degli Usa all'accordo sul nucleare del 2015.

«O magari - ha detto ancora Araghchi, si tratta di un piano coordinato fra lui e Trump per distruggere il Jcpoa» (Joint Comprehensive Plan of Action), appunto l'accordo fra Teheran e le potenze "cinque più uno" (Usa, Russia, Cina, Gran Bretagna, Francia più la Germania).
 
 

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