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SINGAPOREVertice Xi-Ma, "un esercizio di cinismo politico"

07.11.15 - 17:29
Lo ha affermato Wùer Kaixi, ex-leader del movimento studentesco cinese represso nel sangue nel 1989 col massacro di piazza Tiananmen e oggi candidato indipendente al Parlamento di Taipei
Vertice Xi-Ma, "un esercizio di cinismo politico"
Lo ha affermato Wùer Kaixi, ex-leader del movimento studentesco cinese represso nel sangue nel 1989 col massacro di piazza Tiananmen e oggi candidato indipendente al Parlamento di Taipei

SINGAPORE - Il vertice di Singapore tra il presidente cinese Xi Jinping e quello taiwanese Ma Ying-jeou non è stato altro che "un esercizio di cinismo politico". Lo ha affermato Wùer Kaixi, 47 anni, ex-leader del movimento studentesco cinese represso nel sangue nel 1989 col massacro di piazza Tiananmen e oggi candidato indipendente al Parlamento di Taipei.

In un' intervista telefonica all' ANSA Wùer ha sostenuto che il vertice "non ha nulla a che vedere con Taiwan, con le sue relazioni con Pechino, con la pace e la riconciliazione". "Ma Ying-jeou - ha proseguito - ha voluto il vertice "per lasciare una traccia nella storia" ma "non ha ottenuto assolutamente niente per Taiwan".

"Anzi, ha addirittura fatto dei passi indietro rispetto al cosiddetto consenso del 92. Ma Ying-jeou ha parlato come se Taiwan facesse parte della Cina". Il cosiddetto "consenso del 1992 è un'espressione usata spesso da Pechino e si riferisce ad un incontro nel quale un esponente del Guomindang, il partito di Ma, ammise l'esistenza di "una sola Cina". Quest'interpretazione del "consenso" è da sempre contestata da una vasta parte del mondo politico taiwanese.

"Taiwan - afferma l'ex-leader di piazza Tiananmen - è assolutamente indipendente, non è mai stata sotto il controllo di Pechino negli ultimi 66 anni. I Paesi del Commonwealth britannico, che sono Paesi indipendenti, hanno con la Gran Bretagna una relazione più stretta di quella che Taiwan ha con la Cina continentale". "Dubito seriamente", ha proseguito Wùer, "che questo vertice possa aiutare il Guomindang nelle elezioni di gennaio nelle quali rischia di perdere non solo la presidenza della repubblica ma anche la maggioranza parlamentare".

"Organizzando l'incontro, Ma Ying-jeou non ha fatto altro che confermare le critiche che gli sono state fatte negli ultimi anni dagli elettori". Nelle recenti elezioni locali, il Guomindang ha subito una sconfitta netta che è stata attribuita, oltre che a problemi locali, all'atteggiamento ritenuto eccessivamente "filo-cinese" del presidente Ma. Lo stesso Ma non si può presentare per la terza volta alle presidenziali ma il candidato del suo partito, Eric Chu, è dato in netto svantaggio di fronte alla candidata del Partito Democratico Progressista (Dpp), Tsai Ing-wen. "Ma YIng-jeou - afferma - avrebbe dovuto portare anche lei a Singapore, allora sì che il vertice avrebbe avuto un significato".

Quanto al leader cinese Xi Jinping, Wùer Kaixi pensa che sia impegnato a "costruire in tutto il mondo la sua immagine di uomo forte. In questo è stato aiutato dall'incontro col presidente americano Barack Obama e dal tappeto rosso che gli è stato steso in Gran Bretagna". "Gli hanno dato legittimità e in questo anche l'aver teso la mano al leader di Taiwan lo aiuta", conclude l'ex-leader studentesco.

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