LONDRA - Quattro anni dopo l'invasione americana del loro Paese, gli iracheni si dichiarano sempre più pessimisti e si sentono insicuri per quanto riguarda il loro futuro. E' quanto rivela un sondaggio pubblicato oggi ed eseguito per la Bbc e la televisione americana Abc News.
Solo il 39% degli interpellati ritengono che la loro vita stia migliorando e il 35% pensa che le cose andranno meglio l'anno prossimo. Il 40% solamente pensano che la situazione generale migliorerà e poco più di un quarto, il 26%, dichiarano di sentirsi sicuri nel proprio quartiere.
A grande maggioranza inoltre - l'88% - gli iracheni affermano che la fornitura di energia elettrica "é scadente" o "molto scadente", che è difficile usare un'auto o cucinare. Quasi il 69% denuncia la difficoltà di essere riforniti d'acqua.
Dal sondaggio emerge che il sostegno alla democrazia è calato del 14%, mentre è aumentata dell'8% la percentuale di chi è favorevole a un uomo forte e a uno Stato islamico.
In un sondaggio effettuato dalla Bbc nel 2005, il 71% degli iracheni si dichiaravano soddisfatti della loro vita e il 64% pensavano che sarebbe migliorata nei dodici mesi seguenti.
Gli interpellati hanno ugualmente criticato le autorità locali e le forze della coalizione: il 53% sono scontenti della gestione del governo iracheno, mentre l'82% dichiarano di aver perduto la fiducia nelle truppe straniere, alla cui presenza è contrario il 78%.
Unica nota ottimista è che il 56% non pensano che in Iraq ci sia una guerra civile e il 58% si dichiarano favorevoli al mantenimento dell'unità del Paese.
Il sondaggio è stato effettuato su un campione di oltre 2.000 persone in 18 province dell'Iraq tra il 25 febbraio e il 5 marzo 2007.