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Dal MondoTerrorismo: Marocco, arrestate mogli 2 piloti e altra donna

30.08.06 - 11:10
Terrorismo: Marocco, arrestate mogli 2 piloti e altra donna

RABAT - Tre donne, tra cui le mogli di due piloti della compagnia di bandiera marocchina Royal Air Maroc (RAM), sono state arrestate nello scorso fine settimana a Casablanca perché sospettate di favoreggiamento e finanziamento di una cellula di integralisti islamici. Lo si è appreso da fonti della sicurezza a Rabat.

Per conseguenza, dopo una riunione di alti responsabili del ministero dell'Interno e dei Trasporti, il governo - ha annunciato l'agenzia marocchina MAP - ha deciso di rafforzare le misure di sicurezza negli aeroporti e di migliorare il coordinamento tra i servizi aeroportuali.

"Il ministero dell'Interno ha rivelato martedì il coinvolgimento provato di tre donne marocchine, due delle quali sposate con piloti della RAM, nell'impresa terroristica guidata dalla cellula Ansar el Mehdi, di recente smantellata dai servizi di sicurezza", ha affermato la MAP.

"Secondo le indagini intraprese dopo lo smantellamento di tale cellula, le tre donne hanno dato assistenza finanziaria a Hassan Khattab (considerato il capo del gruppo, ndr) e agli altri membri della cellula Ansar al Mehdi per la realizzazione dei loro progetti terroristici", ha aggiunto la MAP, citando un comunicato del ministero dell'Interno.

Una delle donne, chiamata Oum Saad, avrebbe versato al presunto capo del gruppo 150'000 dirham (12'350 franchi svizzeri).

Il 7 agosto scorso il governo di Rabat aveva annunciato di aver sgominato una rete di militanti integralisti che progettava di lanciare una "guerra santa" nel nord-est del Paese, attaccare località turistiche e uccidere persone-simbolo dello Stato. Le autorità avevano arrestato 40 membri di un gruppo in precedenza ignoto, Jammaat Ansar El Mehdi (Gruppo di appoggio a El Mehdi), e sequestrato esplosivi, attrezzature da laboratorio e materiale di propaganda.

Il 24 agosto, il ministro dell'Interno marocchino Chakib Benmoussa aveva precisato che il gruppo comprendeva 52 membri, di cui cinque militari e quattro poliziotti, tra cui un ufficiale.

Secondo Benmoussa, l'organizzazione intendeva "annunciare la Jihad sulle montagne del nord del Marocco, attaccare obiettivi sensibili, interessi stranieri e personalità marocchine perché simboleggianti lo Stato o per ragioni di ordine morale".

Ansar El Mehdi - stando al governo - aveva istituito branche locali in diverse città del Marocco e reclutato personale militare esperto nel maneggiare esplosivi, e progettava di finanziare la sua "guerra santa" con rapine in banca, assalti a trasporti di denaro e falsificazione di banconote.

Dal maggio 2003 - quando una serie di attentati dinamitardi a Casablanca, la capitale economica del Paese, causò 45 morti - le autorità marocchine hanno detto di aver sgominato oltre 50 cellule di militanti integralisti, arrestando più di 2000 persone.

Organizzazioni per la difesa dei diritti umani hanno sostenuto che centinaia delle persone arrestate hanno subito maltrattamenti o processi non equi, accuse che il governo ha sempre smentito.

ATS
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