Cerca e trova immobili
Silvio Orlando: "Popolo ticinese, unitevi all'Italia"

LOCARNOSilvio Orlando: "Popolo ticinese, unitevi all'Italia"

10.08.13 - 07:15
Battute e umorismo ieri sera in Piazza Grande dove è stato presentato il film italiano "La variabile umana"
Festival/M.Pedrazzini
Silvio Orlando: "Popolo ticinese, unitevi all'Italia"
Battute e umorismo ieri sera in Piazza Grande dove è stato presentato il film italiano "La variabile umana"

LOCARNO - Da oggi alle 12:00 c’è una signorina che continua a versare champagne nei nostri bicchieri e ci rincorre ovunque. Ma lo champagne non si può rifiutare. In questo momento siete 8'000 in piazza ma io ne vedo 16'000, anzi 32'000, o forse 64'000. Questa sera voi in piazza siete il pubblico di Cannes, Venezia e di tutti i festival del mondo, fino a Toronto. Per cui, non riesco proprio a rispondere alla domanda che mi è stata posta”. Così Silvio Orlando ieri sera sul palco di Piazza Grande ha risposto a una domanda fattagli dal direttore Carlo Chatrian sul film “La variabile umana”, di cui è protagonista e che è stato presentato in piazza alla presenza del regista Bruno Oliviero e degli attori Giuseppe Battiston e la giovane Alice Raffaeli. La risposta è stata pronunciata con lo stile tipico, divertente e rilassato, dell’attore napoletano che ha così elogiato indirettamente il pubblico di Locarno. Ma Silvio Orlando prima di andare via ha detto anche altro a quel pubblico: “Vorrei dire qualcosa al popolo ticinese. Unitevi all’Italia, così sarete un Nord e smetterete di essere un Sud estremo. Non sarete più il sud della Svizzera ma il nord dell’Italia, pensateci”.

E la seconda battuta in pochi  minuti non ha mancato di suscitare ilarità  e sorrisi ironici tra il pubblico. Tuttavia le parole di Orlando sono sembrate più una speranza che lui ripone per l’Italia che un suggerimento al Ticino per risolvere i rapporti con Berna.

Il film di Bruno Oliviero come lo stesso regista lo ha definito è un giallo che si muove nel rapporto tra un padre e una figlia, “congelati” dalla perdita della moglie/madre in una Milano decadente. Silvio Orlando è il poliziotto che indaga sull’omicidio di un personaggio noto a Milano e nel corso della sua cupa ma lucida ricerca scopre l’impensabile, avvicinandosi a un mondo e a sentimenti sconosciuti, a una realtà mutata nelle sue trasgressioni, che coinvolge facilmente anche ragazze adolescenti. In ambienti chiusi, bianchi o bui, Orlando e gli altri attori si muovono silenziosamente, accompagnati unicamente  dalla colonna sonora di Michael Stevens, mentre scorre l’immagine di una Milano fluttuante, mai concreta o reale.

Un film quello di Oliviero che proprio nell’intento di raggiungere un equilibrio nei toni, nei colori, nella fotografia, negli spazi, rispecchiando i rapporti umani, costituiti da poche carezze, pochi sguardi e passioni, segue nel succedersi degli eventi un corso naturale e logico, rinunciando ai colpi di scena, al sussulto dell’incognito, alle forti emozioni. Per arrivare alla fine, ad una soluzione aperta da lasciare al pubblico. 

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
COMMENTI
 
NOTIZIE PIÙ LETTE