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CAMPIONE - O li si ama, oppure no. Non ci sono vie di mezzo. E l'amore per i Pooh era ben visibile sabato sera al Salone delle feste del Casinò di Campione d'Italia, dove gli eterni ammiratori del complesso si sono recati per applaudire i loro quattro beniamini.
Uomini e donne, ma anche molti ragazzi, la cui colonna sonora è caratterizzata da "Piccola Katy", "Noi due nel mondo e nell'anima", "Tanta voglia di lei", fino ai successi più recenti come "Uomini soli", "La donna del mio amico", "Amici per sempre". Canzoni che rappresentano la storia dei 40 anni di carriera dei Pooh. Un anniversario già lungamente festeggiato attraverso una tournée di grande successo che ha fatto tappa brevemente anche al Casinò di Campione.
Un'occasione per festeggiare quella che viene chiamata "La Grande Festa" e che porta il titolo anche del doppio album-collection dei Pooh che contiene 33 brani di cui due inediti.
Roby Facchinetti, Dodi Battaglia, Stefano D’Orazio e Red Canzian, sono saliti sul palcoscenico con lo stesso entusiamo e grinta che da sempre li contraddistingue. E prima di esibirsi hanno risposto brevemente alle domande dei giornalisti presenti alla serata.
Quaranta anni fa vi sareste mai aspettati di essere ancora oggi la band piu' rappresentativa della musica italiana?
Roby Facchinetti: "Non ce lo immaginavamo per niente. I risultati che oggi abbiamo raggiunto erano del tutto impensabili quando siamo partiti per questa avventura. E soprattutto era impensabile avere ancora oggi, dopo 40 anni, la voglia di andare avanti e continuare a suonare.
Cosa vi mantiene sempre cosi' giovani ed entusiasti dopo 40 anni di carriera?
Stefano D'Orazio: "Continuare a divertirci e a fare quello che facciamo è un elisir molto efficace"
E' vero che i Pooh sono nati con questo nome dopo l'immissione sul mercato di una nota marca di jeans?
Red Canzian: "Ci risulta che i jeans sono nati dopo 15 anni che i Pooh già cantavano"
Dodi Battaglia: "Cantiamo da 40 anni. Forse siamo nati prima noi dei jeans. Diciamo che siamo quasi coetanei"
Cosa avete in programma nell'immediato futuro?
Roby Facchinetti: "Abbiamo appena terminato una lunga tournée con la quale abbiamo festeggiato questo quarantennale. Riprenderemo il tour durante l'estate. Inizieremo il 10 luglio e gireremo in lungo e in largo l'Italia. Sarà un altrettanto tour lungo che si concluderà solo alla fine di agosto"
I Pooh non vogliono dire solo musica ma anche impegno sociale e iniziative importanti in ambito umanitario: cosa farete in questo senso nella prossima occasione?
Roby Facchinetti:"Il 12 maggio ad esempio partiremo per lo Sri LAnka dove inaugureremo una casa di accoglienza per i bambini".
Da anni collaborate con diverse associazioni in ambito ecologista, in particolare con il WWF.
Roby Facchinetti: "Sì è vero. Collaboriamo soprattutto con il WWF e siamo felici di aderire alle loro iniziative. Abbiamo cominciato anni fa sensibilizzando l'opinione pubblica al problema degli incendi nei boschi. Negli anni sessanta abbiamo tenuto un concerto per salvare addirittura la tigre del Bengala"
Il rapporto tra di voi e' rimasto immutato nel tempo. Siete sempre molto uniti?
Roby Facchinetti: "Siamo una grande famiglia. Una famiglia composta non solo da noi quattro. Accanto a noi lavorano infatti preziosissimi collaboratori che sono con noi da tanti anni. Risultati come quelli che abbiamo realizzato si ottengono solo con la collaborazione e con le persone eccezionali che noi abbiamo avuto la fortuna di avere".
Cos'ha determinato la vostra fortuna artistica di questi anni?
Roby Facchinetti: "Alla base c'è soprattutto la passione per questo lavoro. È questa la spinta che ci porta ad ottenere costantemente dei risultati".
C'e' un amuleto o un gesto scaramantico che utilizzate prima di salire sul palco?
Roby Facchinetti: "Ci tocchiamo semplicemente le palle".
