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BELLINZONA - "Il PLR ritiene essenziale che nell’ambito della stesura del rapporto sull’efficacia della perequazione finanziaria nazionale (NPC) vengano analizzati alcuni aspetti specifici che riguardano le regioni periferiche, e quelle di frontiera, spesso soggette a oneri superiori per la fornitura dei necessari servizi alla popolazione". Questo il contenuto di un interpellanza presentata l’11 settembre da Fabio Abate.
La situazione del Cantone Ticino, ma anche di altre regioni della Svizzera presenta, secondo il PLR, delle particolarità che devono essere valutate nell’ottica di una politica regionale efficace. L’impossibilità di condividere servizi con i relativi costi, per ragioni linguistiche e geografiche, così come l’inserimento in una regione che offre sì opportunità, ma genera anche oneri e problemi, dovrebbero essere codificate nel sistema perequativo.
Nell’ottica di una parità di trattamento, che chiede di trattare situazioni uguali in maniera uguale e situazioni diverse in maniera diversa, il PLR ritiene che queste regioni non possano essere valutate allo stesso modo, ad esempio, di un Cantone dell’altopiano e quindi andrebbero aggiunti, o integrati, alcuni criteri che in prima battuta non sono stati tenuti in considerazione.
Per queste ragioni Fabio Abate ha interrogato il Consiglio Federale sull’opportunità di procedere ad una verifica puntuale dei criteri della perequazione in maniera che si possa migliorare un meccanismo il cui scopo è anche quello di riequilibrare delle situazioni oggettivamente diverse. Rassicuriamo quindi la capogruppo socialista Pelin Kandemir Bordoli (cfr. cdt di oggi) sul fatto che il Partito si sta occupando seriamente di questa tematica.
