Una riforma da combattere: «Giù le mani dalle nostre pensioni»
Una riforma da combattere: «Giù le mani dalle nostre pensioni» Il Collettivo femminista "Io L'8 Ogni Giorno" sta contribuendo alla raccolta firme per il referendum contro AVS 21.
E chiede che le pensioni siano «femministe, solidali e sostenibili».
Il Collettivo femminista "Io L'8 Ogni Giorno" sta contribuendo alla raccolta firme per il referendum contro AVS 21.
E chiede che le pensioni siano «femministe, solidali e sostenibili».
LUGANO - «Giù le mani dalle nostre pensioni». Oltre a diverse associazioni sindacali, anche il collettivo "Io L'8 Ogni Giorno" è sceso in campo per raccogliere le firme necessarie al lancio del referendum contro la riforma dell'AVS (AVS 21), approvata poche settimane fa dal Parlamento federale e che prevede, fra le altre cose, l'aumento dell'età pensionabile per le donne a 65 anni.
Il collettivo oggi era presente con una bancarella a Lugano. «Siamo arrabbiate e combatteremo l’AVS 21: abbiamo bisogno di una riforma che aumenti le pensioni, non l’età pensionabile. Le nostre pensioni sono inferiori a quelle degli uomini e molte pensionate vivono in povertà: questa è la vergogna del sistema pensionistico», sottolinea l'organizzazione femminista.
Secondo i promotori del referendum, l’aumento dell’età pensionabile per le donne a 65 anni è infatti solo il primo passo per imporre un’età pensionabile che si avvicina ai 70 anni. Inoltre, il futuro dell'Assicurazione vecchiaia e superstiti non sarebbe in pericolo: «Nel 2020, il fondo AVS ha realizzato un’eccedenza di 1,9 miliardi di franchi e tutte le previsioni allarmistiche sul crollo dell’AVS sono state dimostrate errate». Infine, sarebbe un errore aumentare l’età pensionabile quando giovani e meno giovani sono già oggi in preda alla disoccupazione.
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