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LUGANODonne e amministrazione pubblica: «La situazione è scandalosa»

19.11.19 - 14:28
I consiglieri comunali socialisti chiedono l'introduzione di una quota minima del 30%
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Donne e amministrazione pubblica: «La situazione è scandalosa»
I consiglieri comunali socialisti chiedono l'introduzione di una quota minima del 30%

LUGANO - Nella pubblica amministrazione di Lugano ci sono troppe poche donne ai vertici. E si tratta di «una situazione oggettivamente scandalosa», come scrivono i consiglieri comunali socialisti in una mozione al Municipio (primo firmatario Raoul Ghisletta) che chiede l’adozione di un regolamento a favore della parità di genere, perché la presenza femminile possa raggiungere almeno quota 30%.

Per illustrare l’attuale situazione, nella mozione si fa il conto delle donne presenti nei consigli d’amministrazione (CdA) e di direzione di SA ed enti luganesi: nell’Ente autonomo del LAC è 1 su 7 nel CdA; alle AIL SA è 1 su 7 nel CdA, e sono 0 su 9 in direzione; alla TPL SA è 1 su 9 nel CdA, e sono 0 in direzione; nell’Ente autonomo LIS sono 3 su 7 nel CdA.

E si parla anche delle donne tra i funzionari dirigenti nell’amministrazione comunale, che nel 2019 erano il 10% (5 su 51) e nel 2019 sono il 16% (11 su 70).

«La realizzazione della parità di genere è una questione urgente da affrontare per il futuro della nostra società» si legge ancora nella mozione, che ricorda casi analoghi. Per esempio il Legislativo comunale di Berna, che nel 2012 ha stabilito a larga maggioranza l’introduzione di una quota femminile del 35% per i funzionari dirigenti dell’amministrazione comunale. E anche a Basilea Città dal 2014 sono state applicate quote per genere per i consigli d’amministrazione di enti/aziende pubbliche.

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COMMENTI
 

SSG 4 anni fa su tio
Considerando che i socialisti hanno perso un po' ovunque la Carobbio è contenta che è stata eletta per il suo sesso e non per la sua bravura? o l'importante era conquistare un altro cadreghino?

Maxy70 4 anni fa su tio
Io allestirei i dossier delle candidature senza mezionare il sesso. Magari si arriverebbe a scegliere la PERSONA più qualificata, più degna di servire il Paese, senza guardarle nelle mutande.

Nicklugano 4 anni fa su tio
Risposta a Maxy70
Esattamente...

volabas 4 anni fa su tio
Dai Marinona ora che sei nel regno degli eletti, dai una mano al rauletto, perché mi sembra sia andato di melone.

SSG 4 anni fa su tio
Strano che non chiedano l'obbligatorietà del servizio militare anche per le donne! Ci manca solo che finanziano uno studio per far partorire ai maschietti...

Nicklugano 4 anni fa su tio
Esattamente, condivido in toto. Semmai Ghisletta riuscisse (e ne dubito fortemente) a capire il senso della meritocrazia, della voglia di mettersi in gioco e della disponibilità al sacrificio personale, allora se ne potrebbe discutere...

don lurio 4 anni fa su tio
Parità di diritti, Doveri, Raoul Ghisletta comincia a chiedere una AVS Per Tutti donne e uomini a 65 anni. In seguito che le donne facciano politica si fanno eleggere. In seguito vietare di farsi assumere nelle diverse funzioni a tutte le socialiste e comuniste La smetta di chiedere regolamenti, interpellanze che fanno perdere tempo .

tip75 4 anni fa su tio
se di parità si parla bisogna arrivare al 50...

fromrussiawith<3 4 anni fa su tio
Questa richiesta è tutto meno che "moderna e progressista"; in una società genderless, non si dovrebbe distinguere un genere dall'altro, favorire o svantaggiare un genere dall'altro; questo è "ritornare al passato" in una democrazia. Quello che i socialisti possono fare è invogliare (non forzare) le donne ad entrare in politica, offrire loro tutto il supporto necessario e eliminare eventuali barriere. Obbligare una quota femminile è come insinuare che le donne non hanno le capacità di competere alla pari con l'uomo, ciò che non è per niente la realtà; le donne possono essere migliori dell'uomo, e se in politica non ve ne sono molte vuol dire che la politica non è tutto nella vita e a volte pure disgustosa; quello che si vuole è eleggere chi se lo merita, chi è disposto a sacrificare parte della propria vita, senza dover considerare il genere, l'età, la religione... questa proposta socialista è per me ridicola

SSG 4 anni fa su tio
ok, però dopo voglio anche una percentuale per i calvi, una per i nani, una per gli obesi, una per i biondi, una per chi porta gli occhiali, ecc. Così sono tutti rappresentati, fa niente se sono tutti incompetenti… Ma la Carobbio è contenta che è stata eletta per il suo sesso e non per la sua bravura?

F.Netri 4 anni fa su tio
Tra un po'......nel partito socialista resteranno sono bolsceviche femmine.

Bayron 4 anni fa su tio
Assurdo imporre una percentuale. Io penso che una nomina debba essere fatta in base alle capacità e ciò indipendentemente dal sesso del candidato.

Um999 4 anni fa su tio
Risposta a Bayron
Il 30% non sarebbe una discriminazione???? Ma si rendono conto cosa dicono???

Mattiatr 4 anni fa su tio
Risposta a Um999
Semplicemente il 21 secolo è caratterizzato da numeri. Non siamo persone, ma un numero, con un sesso, una religione e forse anche un cervello. Per applicare l'idea del partito socialista sicuramente andrebbero licenziati alcuni uomini. Probabilmente i meno efficienti (sulla carta) sono pure quelli con più esperienza e meno anni di lavoro a disposizione, ergo gli anziani verranno licenziati per assumere delle donne per raggiungere la quota stabilita. Ergo creare disoccupati inutili e che non troveranno più lavoro per soddisfare un capriccio.
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