Presentata un’iniziativa parlamentare per permettere agli studenti di votare quale sacrificio siano disposti a compiere in termini di consumo di energia nell’aula
BELLINZONA - Diverse migliaia di giovani e meno giovani si sono riunite in tutta la Svizzera per manifestare per l'ambiente. Anche a Bellinzona lo scorso sabato la “Marcia per il clima” ha sfilato per Viale Stazione. Considerata la notevole sensibilità ambientale, è stata presentata un’iniziativa legislativa per permettere ai giovani di prendere in mano la situazione ed essere d’esempio nel risparmio energetico.
Paolo Pamini, Franco Denti, Cleto Ferrari e Sergio Morisoli hanno preparato una proposta di decreto - che verrà presentata in Gran Consiglio con clausola d’urgenza e richiesta di trattazione senza il vaglio commissionale - per permettere a ogni classe delle scuole medio-superiori del cantone di votare democraticamente l'abbassamento della temperatura dell'aula per ridurre il consumo energetico. Tutto questo a partire da subito in modo che possa immediatamente entrare in vigore ancora durante la stagione fredda.
Al DECS viene inoltre chiesto che renda note pubblicamente le decisioni prese dai vari istituti, «in modo che l’esemplare sacrificio delle alunne e degli alunni ticinesi possano giungere ai cuori e alle menti delle cittadine e dei cittadini ticinesi».
La proposta di decreto:
Articolo 1
Entro due settimane dall’entrata in vigore del presente decreto, ogni sede scolastica medio-superiore del Cantone mette ai voti, in ogni classe scolastica, la riduzione della temperatura dell’aula ai fini di ridurre il consumo di energia.
Articolo 2
1 La classe decide a maggioranza semplice. Hanno diritto di voto tutti gli alunni membri di quella classe indipendentemente da cittadinanza, età, sesso o altra caratteristica personale.
2 Qualora le classi vengano ricomposte in occasione di differenti lezioni, ogni composizione di classe vota la temperatura dell’aula da adottare in tale lezione.
3 Nel caso di locali utilizzati da più classi, fa stato la temperatura votata dal maggior numero di classi.
4 Qualora non sia possibile regolare la temperatura in ogni singolo locale, la procedura di cui al capoverso 3 è applicata all’unità immobiliare più piccola che permetta una regolazione indipendente.
Articolo 3
1 Si mette dapprima ai voti la riduzione della temperatura a 18 gradi Celsius nell’aula della classe.
2 Si mette in seguito ai voti la riduzione della temperatura a 17 gradi Celsius nell’aula della classe.
3 Si mette inoltre ai voti la riduzione della temperatura a 16 gradi Celsius nell’aula della classe.
4 Si mette infine ai voti la riduzione della temperatura a 15 gradi Celsius nell’aula della classe.
5 Fino alla fine dell’anno scolastico in corso, la temperatura massima dell’aula ottenuta grazie all’impianto di riscaldamento equivale alla minore tra le soglie dei capoversi da 1 a 4, se accettate democraticamente dalla classe.
6 Entro tre settimane dall’entrata in vigore del presente decreto, la direzione dell’istituto comunica al Dipartimento dell’educazione, della cultura e dello sport i risultati delle decisioni prese dal corpo degli studenti. Il Dipartimento provvede immediatamente a rendere pubblici tali dati.
Articolo 4
Al momento dell’inizio del nuovo anno scolastico, le procedure descritte agli articoli 2 e 3 vengono nuovamente ripetute.
Articolo 5
Il presente decreto legislativo entra immediatamente in vigore e decade il 31 gennaio 2020.